Marko Podrascanini, 32 anni, 13 stagioni con la maglia della sua nazionale la Serbia e 289 presenze (quarto di sempre dopo Geric 326, Nikola Grbic 314 e Vujevic 299), in una lunghissima intervista rilasciata ad Igor Jaglicic per il suo blog su sportlub.rs, il popolare Potke, ha ripercorso la sua lunghissima carriera e indicato i prossimi traguardi che comprendono il grande sogno di una medaglia olimpica. Podio a cinque cerchi che può essere raggiunto, probabilmente, soltanto a Tokyo e di conseguenza il torneo di qualificazione di Berlino è fondamentale.
NAZIONALE – “Probabilmente potrei giocare con la maglia della Serbia anche per altre stagioni, ma penso che salutare vincendo una medaglia a Tokyo sarebbe la cosa migliore. Non voglio nemmeno pensare ad una cosa diversa. Sono convinto che se passeremo la qualificazione di Berlino, poi in Giappone saliremo sul podio”.
CONDIZIONE – “La pulizia del tendine di Achille, che è stato a lungo cronicamente infiammato, ha prolungato la mia carriera. Mi sono trovato in una situazione in cui non potevo nemmeno camminare, ma il grande staff medico di Perugia ha fatto un ottimo lavoro. Ho saltato la Vnl, ma ho ripreso bene a Bari non ero al massimo, ma ho fatto in tempo a ritrovare la migliore condizione per vincere l’Europeo”
FUTURO – “Ho esordito in nazionale all’età di 19 anni e sono ancora qui. Quando leggo il numero delle mie presenze, 289, penso che è un vero miracolo. Non lo avrei mai immaginato considerando che ho iniziato a giocare a 13 anni. Sono arrivato in Italia a Corigliano, ma sono tre i clubs che hanno segnato la mia carriera: il Vojvodina in Serbia, Macerata e Perugia in SuperLega. Ho trascorso otto meravigliosi anni alla Lube: sono diventato capitano, ho vinto trofei, giocato con i migliori giocatori, ho avuto grandi allenatori. Poi ho ricevuto un’offerta da Perugia e ci sono stato quattro anni e spero di rimanerci ancora. Sono consapevole che ho 33 anni e che non giocherò ancora a lungo. Quindi mi godo ogni allenamento e ogni partita, questo è ciò che mi rende felice e perché voglio rimanere qui”.