E’ finito con la Francia che si metteva in tasca il biglietto di Tokyo 2020, mentre Tillie era portato in trionfo ed Andrea Giani doveva abbassare gli occhi dopo aver perso una finale importante della sua già ottima carriera di tecnico. A Berlino la Francia dei volti nuovi, ma con la classe e l’orgoglio di Grebennikov e Ngapeth, ha vinto 3-0 (25-20 25-20 25-23) il match decisivo ed ora può festeggiare questa autentica impresa. Arrivata in Germania piena di problemi, dopo aver perso lungo la strada almeno tre potenziali titolari e poi durante il torneo aver scoperto che il suo capitano Toniutti non era al massimo della condizione, la squadra transalpina ha confermato di avere grandi risorse anche in panchina. Elementi giovani ma già pronti per suonare da solisti. Eccellente il comportamento dei centrali Le Goff e Chinenyeze, bravissimo l’opposto di Cisterna Patry (che ha reso come e forse più di Boyer), decisivo quello di Louati e Brizard entrati in semifinale quando contro la Slovenia sembrava che i transalpini avessero perso e sono usciti dal campo dopo la finale felici e raggianti.
Per alcuni versi la Germania è arrivata in finale a sorpresa, ma con grande merito. Nel match decisivo dopo pochi scambi il suo attaccante principe Grozer sembra che abbia avuto una ricaduta del problema muscolare del polpaccio, ma è rimasto in campo con l’orgoglio di sempre e fino alla fine ha fatto quanto ha potuto.
A fine match Laurent Tillie ha dichiarato: “Non siamo riusciti a prendere una medaglia nell’Europeo in casa, ma questa qualificazione anche per come è arrivata vale molto di più. adesso non è ancora tempo di pensare alle Olimpiadi questa sera festeggiamo, poi penseremo al grande appuntamento della prossima estate”.