Meryem Boz, siglando il suo 36mo punto personale ha chiuso l’interminabile sfida di semifinale tra Turchia e Polonia. La squadra di Giovanni Guidetti, dopo aver annullato ben 5 match-point alle biancorosse nel quarto set, si è imposta per 3-2 (19-25 25-18 23-25 33-31 15-11) e alle 17.30 affronterà la Germania nella gara che assegnerà la qualificazione ai Giochi Olimpici. Più che una partita è stata un’autentica battaglia, in cui ora l’una, ora l’altra squadra sono incorse. Il successo di Aydemir e compagne porta due firme su tutte: quella dell’imprendibile Boz che non solo ha siglato 36 punti, ha attaccato ben 66 palloni, chiudendo con una signora percentuale del 47%. Accanto a lei merita una grande citazione Eda Erdem che ha messo assegno ben 10 muri. La Turchia a meritato la vittoria, perchè stata certamente più ordinata in campo e ci ha creduto anche quando il match sembrava ormai compromesso. Al contrario la Polonia, in parte tradita da Asia Wolosz, frastornata dai problemi di ricezione e imprecisa come poche volte l’avevamo vista, ma anche da Smarszek e Kakolewska non è riuscita a capitalizzare i vantaggi, soprattutto ad essere efficiente in contrattacco. Il match complessivamente è durato 144 minuti di gioco effettivo, 44 soltanto il quarto set, parziale pieno di pathos che ha divertito il pubblico neutrale, ma ha messo a dura prova la resistenza delle coronarie dei tifosi turchi e polacchi.
