Molti media turchi riferiscono che il sindaco di Düzce Kaynaşlı, Birol Şahin, rappresentante del MHP, il partito nazionalista turco braccio politico dei “lupi grigi” ha preso di mira sui social la nazionale femminile della Turchia stigmatizzando pesantemente la partecipazione e le divise indossate dalle giocatrici della squadra di Giovanni Guidetti, sottolineando che secondo la fede mussulmana “le donne possono far sport soltanto tra di loro e che non possono esibirsi davanti agli uomini”. Questa dichiarazione ha portato immediatamente all’espulsione di Birol Sahin dal partito.
Il provvedimento è stato seguito da un comunicato della Federazione Turca: “La nostra squadra nazionale di pallavolo femminile ha vinto le Qualificazioni continentali per i Giochi Olimpici tenutisi la scorsa settimana in Olanda e ha ottenuto il diritto di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Questo successo è stato accolto con entusiasmo da tutti i nostri appassionati e da tutti i cittadini. In un momento così storico in cui i nostri connazionali vivono nella gioia comune e orgogliosi di essere cittadini di questo paese. Approcci e iniziative così brutte non intimidiranno né i nostri atleti né la nostra Federazione.
Tutti dovrebbero essere orgogliosi che la nostra squadra nazionale di pallavolo femminile, che è un modello per milioni di ragazze, inseguirà nuovi risultati a quelli già raggiunti, con la consapevolezza e la responsabilità di rappresentare il nostro paese.
In questa occasione, il signor Recep Tayyip Erdogan, il presidente della Repubblica di Turchia, che è sempre dalla parte della pallavolo, e anche il ministro della gioventù e dello sport Mehmet Muharrem Kasapoglu di fronte a quanto successo hanno invitato Presidente del partito MHP Devlet Bahceli a prendere immediatamente dei provvedimenti contro il sindaco, e a schierarsi dalla parte delle nostre atlete”.