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Pallavolo Coppa Italia maschile – “Blengini: la Coppa si vince di testa”

(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport Stadio) Tanti spettatori oggi e domani all’Unipol Arena e tra loro uno particolarmente attento e interessato Gianlorenzo Blengini, il ct azzurro che vedrà in campo la maggior parte degli atleti in corsa per prendere in luglio l’aereo con destinazione Giappone per giocare Tokyo2020.
Quanto vale giocare e vincere una Final Four di Coppa Italia?
“La Coppa Italia rappresenta il primo vero momento della stagione in cui c’è un obiettivo da centrare per chi ha allestito una squadra di vertice. Il primo traguardo per chi ambisce alle vittorie. Se escludiamo Civitanova che ha giocato e vinto in dicembre il Mondiale per club, questo è il primo vero importante obiettivo da centrare in stagione”.
In campo ci sarà il meglio della nostra SuperLega?
“Come sempre ci sono arrivare le favorite, che ormai da qualche anno si contendono le prime piazze e le vittorie. Trento ci è arrivata con un percorso più tortuoso dopo essere terminata quinta alla fine della regular season, ma poi si è conquistata con grande merito l’accesso alla F4 vincendo in casa di Milano, imponendosi nella partita dei quarti pur priva di un paio di giocatori importanti, dimostrando la qualità e la mentalità del gruppo”.
Qui a Casalecchio si annuncia una due giorni di grande pallavolo, c’è una favorita?
“La bellezza di queste Final Four è la qualità delle sfide e il livello di gioco che si raggiunge in campo. Si affrontano quattro grandi squadre e come sempre in queste situazioni le condizioni di forma con cui arriva una singola formazione possono essere smentite dal campo per l’importanza della posta in palio. Oggi Modena sta dimostrando di stare molto bene, Civitanova e Perugia sono squadre che vengono da una striscia di vittorie importanti e sono solide nella continuità di risultati. Trento sembra essere quella con più difficoltà ma ha giocatori di grande esperienza e qualità e sono sicuro che bisogna tenerla in considerazione come le altre. Difficile puntare decisamente su qualcuna delle finaliste”.
Cosa attira l’attenzione di un tecnico?
“Per me interessante assistere a partite belle tecnicamente, ma anche di come vengono affrontate dagli atleti dal punto di vista mentale: in appuntamenti così importanti quella è aspetto che fa la differenza”.
Lei tre anni fa ha vinto la Coppa Italia e poi ha vinto anche il tricolore. La seconda vittoria è stata positivamente influenzata dalla prima?
“La Coppa Italia è un momento molto importante della stagione dei club un trampolino verso lo scudetto. In chi la vince aumentano la consapevolezza e la fiducia nei propri mezzi, mentre se il risultato è al di sotto delle aspettative ci sono sempre delle scorie da eliminare all’interno di una squadra in prospettiva dell’appuntamento principe: i play off scudetto”.
Questa due giorni può essere interessante anche per darle indicazioni in ottica azzurra?
“In queste finali c’è poco da scoprire in ottica di nazionale. I giocatori li conosco bene ma determinate cose si vedono meglio durante le gare di campionato che non in queste ad alta intensità emotiva. La condizione dei singoli la conosco bene perché io e il mio staff siamo costantemente in contatto con tecnici e staff medici, questo ci consente di condividere le varie situazioni durante tutto l’arco dell’annata. Ci saranno i momenti in cui gli atleti nelle gare azzurre avranno l’occasione di dimostrare quel che valgono. Il fatto che ai Giochi gli organici siano formati da soli 12 atleti farà si che la lotta interna nei vari reparti sarà bella agguerrita, ma questo è un aspetto altamente positivo”.

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