Intervistato da Andrea Scoppa per il Resto del Carlino ed.Macerata, il dg della Cucine Lube Civitanova è tornato a parlare sui vari problemi che sta creando al sistema pallavolo questa grave pandemia.
UNITI – “Giorni fa magari sono stato irruento parlando di società che magari preferiscono non giocare per avere meno spese, chiedo scusa. Tuttavia i team di SuperLega devono unirsi, bisogna adesso fare i sacrifici dettando una linea comune, altrimenti in tanti rischieranno di scomparire e sarebbe a repentaglio il futuro di questo sport… Anche la pallavolo subirà gli effetti economici di questa emergenza. Sia chiaro, gli atleti non giocano non per loro volontà, però sarebbe sbagliato se un solo club facesse tagli o ogni club li facesse diversi. Serve una linea comune e serve ora, non alla ripresa”.
ATLETI – “Ogni atleta ha la sua sensibilità, però non serve per forza l’azione più drastica, con Barnes ad esempio Padova ha trovato un accordo e l’ha autorizzato. Andrebbe comunque considerato il lungo periodo di quarantena, sia all’arrivo che al ritorno…»
BRASILIANI – “Sì, ma dal Comitato Olimpico e non dalla Federazione, pertanto non il nostro interlocutore. La richiesta avrebbe un senso se qui l’attività fosse ferma, ma la Lube si allena… E aggiungo che paghiamo decine e decine di migliaia di euro per il transfer, per avere gli stranieri fino a metà maggio”.
PAURA – “Capisco l’apprensione di Juantorena o Bruno che hanno lontani i loro affetti (Cuba e Brasile), anche De Giorgi ha la famiglia nel Salento o io a Padova. Abbiamo fatto un patto di restare qui e ci rimarremo almeno fino al 3 aprile, poi vediamo”
Foto di Michele Benda