Pallavolo nei giorni del Coronavirus – Simone Giannelli: “Spero che dopo questa storia avremo più consapevolezza per migliorare il nostro futuro”

Cucina, studio e tanti salti. Intervistato da Giorgio Burreddu per il Corriere dello sport Simone Giannelli ha raccontato le sue “lunghe” giornate casalinghe.
Salti – “Stanza vuota, sgombra, senza nulla, e la uso per fare i salti, sembro un pazzo, faccio salti a vuoto, salti su salti, a muro, con la rincorsa, senza rincorsa, e mi dispiace tanto per la signora del piano di sotto perché a volte nel pomeriggio dev’essere una tortura, faccio un casino pazzesco: essendo alto due metti e pesando novanta chili, il rumore penso che si senta. Poverina”
Situazione – “La situazione è brutta soprattutto è una situazione nuova che nessuno ha mai vissuto, quindi è piena di incertezza, tant’è che di ora in ora evolve. Io faccio quello che ci viene detto di fare da chi se ne intende”.
Cucina – “Sto imparando che non si devono dare le cose per scontate: pensare di andare a bere un caffe al bar; prendere la macchina e andare a fare allenamento sono piccole cose di cui avverti la mancanza, e pure il senso. Non c’è nulla di scontato. Lo stiamo vivendo sulla nostra pelle. Spero che dopo questa storia avremo più consapevolezza, per migliorare il nostro futuro”.
Olimpiadi – “Seguo il telegiornale, lo faccio ogni giorno anche per capire l’evolversi di questa situazione. Non c’è una risposta, bisogna seguire quello che dicono le autorità, le persone competenti. E’ evidente che i Giochi sono un momento fondamentale. Se li rimanderanno, vedremo cosa fare”.
Studio – “Sono iscritto all’università e quindi molto tempo lo dedico a quello. Ho fatto una scaletta, faccio un po’ la vita da universitario. C’è anche la mia ragazza, lei fa lingue, mediazione linguista, segue le lezioni on-line, studiamo insieme. E’ tutto bello”.

Foto di Michele Benda