(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) “Anno bisesto anno funesto” un detto popolare che sembra risalga addirittura ai tempi dell’antica Roma. E non è facile non dare ragione alla saggezza dei popoli. In questo 2020 anche lo sport sta dando in maniera clamorosamente grande il suo “contributo” per avvalorarla. Anche se nei restanti nove mesi, con la speranza di tutti che la pandemia del Covid-19 venga sconfitta, lo sport potrà riprendersi quasi totalmente ciò che le è stato tolto, Giochi Olimpici esclusi naturalmente.
In questo marzo non “pazzariello” come dice un altro modo di dire popolano, ma completamente folle si può dire che ogni 24 ore accade qualcosa che fa cambiare profondamente le prospettive dei nostri campionati di pallavolo. Se fino a l’altro ieri con la VNL alle porte e ieri con i Giochi di Tokyo 2020 imminenti era difficile stilare un calendario alternativo che consentisse di arrivare regolarmente alla conclusione dei tornei, da un paio d’ore sappiamo che pur conservando la più assoluta prudenza, ragionando a mente fredda si potrà programmare di tornare a giocare per mettere la parola fine a ciò che si è cominciato con grande fretta in ottobre.
Se come tutti speriamo questo terribile nemico del Covid-19, verrà sconfitto si potrà riprendere a pensare allo sport regalando a tutti il giusto tempo di preparazione, stilando un nuovo calendario e tornare a schiacciare. Senza il muro dei Giochi Olimpici, a livello temporale si può pensare di giocare sino a luglio inoltrato per assegnare scudetti e coppe europee, per poi concedere spazio alla Vnl. Tanti problemi potrebbero essere risolti a livello di partite, sicuramente meno a livello contrattuale e organizzativo.
Ci sarebbe anche il tempo di inserire un paio di settimane di riposo rilassante, prima di ricominciare a metà ottobre una stagione completa sino allo svolgimento dell’Olimpiade nelle date che verranno comunicate al più presto.
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