Pallavolo nei giorni dal Coronavirus – #campionidacasa Simone Anzani: “I miei modelli? Prima Gigi Mastrangelo, poi Dragan Stankovic”

Terzo appuntamento con #campionidacasa, il format che permette di restare in contatto con i giocatori e lo staff della Cucine Lube Civitanova in questo momento di stop dalle gare. Dalla pagina Instagram @asvolleylube è possibile seguire le dirette: dopo De Giorgi e capitan Juantorena è la volta di Simone Anzani. Domani (venerdì) appuntamento alle 18 con Enrico Diamantini.

Simone, bisogna restare a casa, come stai vivendo in questi giorni?
“La vita è meno frenetica del solito. Bisogna cercare nuove idee e soluzioni ogni giorno per occupare il tempo. Io e Carolina (la fidanzata) cerchiamo di trovare ricette nuove, puliamo casa, lei porta avanti i progetti di fotografia, io cerco di studiare un po’”.
Come vanno gli allenamenti a distanza nella piattaforma digitale col preparatore?
“È un modo per sentirci vicini non potendo vivere gli allenamenti all’interno della palestra, che è la nostra seconda casa. Gli allenamenti sono sempre stimolanti e ci aiutano a restare in forma perché speriamo ancora di poter tornare in campo”.
Dall’8 marzo stop delle gare, l’ultima partita a porte chiuse contro Trento
“A porte chiuse non mi era mai capitato, è stato surreale. Forse all’inizio non eravamo troppo pronti per affrontare la partita in quelle circostanze. Speriamo non ricapiti perché è veramente brutto. Ho sentito gli altri ragazzi della squadra, a tutti manca il campo, l’agonismo, la passione, lo spirito combattivo. Non vediamo l’ora di riprendere a fare ciò che ci riesce meglio”.
Iniziamo dalle domande degli appassionati collegati in diretta. Ti sei integrato subito bene alla Cucine Lube?
“È stato un ingresso in punta di piedi, visti i successi della stagione scorsa e gli obiettivi da riconfermare. Il gruppo è fantastico ed è stato facile integrarsi. Spero di aver portato anche qualcosa del mio”.
Cosa ti ha spinto a cambiare squadra?
“Tanti fattori, sicuramente il fatto di voler andare via da un ambiente nel quale, forse al contrario della Cucine Lube, non sono riuscito ad integrarmi come avrei voluto. Non mi sentivo più a mio agio quindi abbiamo deciso di interrompere il rapporto. Sono stato fortunato e bravo ad aprire la possibilità di venire alla Lube e l’ho colta al volo. Quando si arriva in un Club così è perché si vuole vincere, lo dimostra il titolo conquistato di Campioni del Mondo e la Coppa Italia”.
Cosa studi?
“Sono iscritto a Scienze Motorie a Verona ma le difficoltà sono oggettive. Ogni tre giorni giochiamo, ugualmente d’estate con la nazionale. Per studiare c’è tempo ma logicamente nelle università statali la possibilità di svolgere gli esami è complicata”.
Chi ti ha spinto a fare questo sport e quando?
“Fino a 15 anni ho giocato a calcio. Poi in primo liceo, un mio compagno di classe che ora gioca in A2 a Cantù mi ha spinto nella sua squadra. Subito dopo ho giocato a Treviso nelle giovanili, in seguito Loreto e altro ancora”.

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