Marco Bonitta ha raccontato ad Enrico Spada per il Corriere dello Sport la situazione particolare che si è venuta a creare alla Consar Ravenna: italiani a casa, stranieri in Romagna: “Quando ci siamo resi conto che la Superlega non sarebbe più ripresa, abbiamo dato massima libertà ai ragazzi, che ci hanno comunicato le loro destinazioni. In caso ha voluto che fossero più gli italiani a lasciare Ravenna, che non gli stranieri, ma non c’è stata alcuna forzatura…. L’unico giocatore straniero che ha lasciato Ravenna, al momento, è l’olandese Ter Horst, che ha preferito ritornare a casa dalla famiglia ad Almelo, nei Paesi Bassi. Sono rimasti invece qui sia il serbo Batak, sia il bulgaro Grozdanov, che sarebbero stati costretti a una lunga quarantena in caso di rientro nei loro Paesi. E ora per il bulgaro sarebbe anche impossibile rientrare per via del blocco delle frontiere… Solo il canadese Vernon-Evans è stato costretto a restare in Romagna e in Italia, ma non certo per un’imposizione nostra. In occasione del torneo preolimpico ha smarrito il passaporto e, al momento, non gli e stata ancora fornita la copia, quindi ha dovuto rinunciare al ritorno a casa prima del blocco dei voli… Sono ragazzi giovani, ma non vengono certo lasciati soli dalla società. Stanno tutti bene… Diversa la scelta di alcuni giocatori italiani della “rosa” Lavia, Cavuto, Cortesia e Stefani ci hanno comunicato la decisione di lasciare Ravenna e abbiamo accettato la loro scelta con runico patto di rientrare in sede qualora la situazione dovesse evolvere positivamente e fossimo pronti per la ripresa degli allenamenti”.