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Pallavolo nei giorni del Coronavirus – Gino Sirci: “Aspettiamo l’evolversi della situazione, poi decidiamo sul campionato”

Sir Safety Conad Perugia vs Itas Trentino Semifinale Del Monte® Supercoppa, Campionato Italiano di Pallavolo Maschile Superlega presso Eurosuole Forum Civitanova MArche IT, 1 novembre 2019. Foto: Michele Benda per VolleyFoto.it [riferimento file: 2019-11-01/_NZ67218]

Gino Sirci, il presidente di Perugia, in una intervista concessa a Luca Mercadini per il Corriere dell’Umbria, fa il punto della situazione della SuperLega, ma anche economica.
CAMPIONATO – “Sul campionato dico una cosa – spiega Gino Sirci, presidente della Sir Safety Conad -. Aspettiamo, aspettiamo di capire meglio l’evolversi dell’emergenza sanitaria. Se il quadro dovesse migliorare e, mettiamo a maggio ci sia la possibilità di tornare in palestra per gli allenamenti, con tutte le precauzioni del caso, io sono favorevole a continuare la stagione, anche perché i rinvii di Vnl e Olimpiadi permettono un calendario più lungo. Mancano poche giornate al termine della regular season, poi in base ai piazzamenti si possono fare i play off, magari in formato ridotto. O con meno squadre, o con partite più snelle, ad esempio senza dover arrivare a gara 5. Quindi, ora tutti a casa, ma aspettiamo a buttare via un’intera stagione. In questo momento mi sembra prematuro”.
STIPENDI – “Vediamo per gli ultimi tre mesi. Dipende se finisce così oppure se dovessimo terminare regular season e fare i play off, nel qual caso forse si può pensare al taglio di un solo mese. In ogni caso, però, non basterà”.
AIUTI – “Che per salvare la pallavolo italiana serviranno aiuti concreti da parte di Fipav, Coni o Stato. Altrimenti il prossimo campionato lo giocano cinque o sei squadre. Ora gli sponsor guardano alle loro aziende che sono in difficoltà e, se dovessero venire a mancare risorse del genere, se non interviene qualcuno, la vedo molto dura”.
ECONOMIA – “E’ sbagliato, perché se c’è la possibilità di giocare più in là, ora bisogna solo aspettare. In questo momento è invece importante che le aziende del Paese, con tutte le misure di sicurezza necessarie, possano riaprire prima possibile. Andare oltre il 4-5 aprile porterebbe conseguenze disastrose per l’economia italiana”

Foto di Michele Benda

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