(Carlo Lisi per Corriere dello Sport) Giovanni Guidetti è cresciuto a pane e pallavolo in una famiglia di allenatori di qualità che hanno fatto la storia della pallavolo modenese ed italiana. Da giovanissimo si è seduto in panchina e presto ha cominciato a girare l’Europa (Bulgaria, Germania, Olanda) collezionando medaglie e vittorie. Istanbul è la sua nuova casa. Dal 2008 guida il Vakifbank club da molti anni ai vertici mondiali, nel 2013 si è sposato con una giocatrice di alto livello Bahar Toksoy nel 2016 gli è nata una bella bimba Alison. Davanti al Bosforo sta vivendo questa difficile e strana esperienza che ci obbliga a tutti a stare attenti e di chiuderci in casa.
“Io sto abbastanza bene – ci ha detto con il suo accento emiliano appena scalfito dalle tante lingue che parla correntemente – nel senso che qui per ora la situazione non è disastrosa. Il numero dei contagi non è tra i più alti d’Europa. Non alleno e non gioco e chi mi conosce sa quanto la cosa è motivo di grande frustrazione, ma è una cosa che vista la situazione nessuno può fare niente per evitarla. Qui ad Istanbul mia moglie e mia figlia stanno bene. Ed anche a Modena i miei genitori, che sento tutti i giorni. Mia figlia che ha 3 anni e mezzo non ci crede di avere suo padre a casa 24 ore al giorno cosa che per lei non era mai successo e quindi provo a sfruttare al massimo questa situazione di emergenza”. Poi entrando nel particolare della situazione in Turchia, Giovannino come lo chiamo nel mondo del volley ha aggiunto: “Le limitazioni stanno cominciando in questi giorni. Tre giorni fa siccome alla bimba piace camminare sulle rocce vicino al mare siamo andati in una zona isolata vicino ad un parco. Alle 18.30 è arrivata la polizia dicendo che da quel giorno tutti i parchi sarebbero stati chiusi. La cosa un po’ ci ha sconvolto perché leggiamo poco e conoscere la cosa direttamente dalla polizia… Insomma cominciano ad esserci parecchie limitazioni. Anche qui è tutto chiuso a parte supermercati, farmacie e banche. Quindi si sta in casa. La cosa buona è che qui la distribuzione a domicilio è già un sistema rodato e funzionante puoi ordinare di tutto anche la lavanderia. Istanbul è una città molto evoluta in questo, mentre mi racconta mio padre che a Modena se fai la spesa online ti arriva dopo 15/18 giorni”
La Turchia è stata con la Russia tra le ultime a fermare i campionati di volley: “Secondo me ci siamo fermati nel momento più giusto non ci sono contagiati tra i pallavolisti sino ad ora. Anche dal punto di vista del campionato, è stata presa la decisione di sospendere alla fine della regular season, nel caso in cui volessero prendere una decisione definitiva noi del Vakifbank avremmo vinto. Questa è una buona cosa, perché un risultato finale almeno c’è. La squadra ora si allena in casa, il nostro preparatore Vanni Miale ha avuto l’dea di fare un challenge tra le ragazze su determinati esercizi, questo le tiene unite anche con chi come l’americana Bartsch e la svedese Haak è tornato a casa dalla sua famiglia. E’ chiaro che lo sport è l’ultima ruota del carro davanti a queste problematiche di salute, di vita, ma per tutti noi staff e atleti è difficile gestire questo momento”.