Il blog dal15al25.gazzetta.it riporta una lunga dichiarazione del presidente dell’Imoco Volley Conegliano Piero Garbellotto che propone una visione futuristica della pallavolo, che presupporrebbe profonde trasformazioni dell’attuale ordinamento sportivo attuale e di conseguenza un completo cambiamento dell’attuale Statuto Federale italiano e non solo. Per semplificare l’intervento del n.1 di Conegliano vuole una pallavolo professionistica con tutti i pro e i contro che la cosa comporterebbe:
“Prendendo spunto dalle parole di Albino Massacesi, il Vicepresidente della Lega Volley Maschile e AD della Lube Civitanova, vorremmo lanciare una riflessione a tutto il mondo della pallavolo, perché proprio dai momenti di crisi come quello che stiamo vivendo, nello sport come nel mondo sociale ed economico, potrebbero nascere spunti per una crescita e una rivisitazione del sistema, dando la possibilità al movimento del volley di rilanciarsi e, perché no, approfittarne per crescere. Quello di andare verso la direzione di campionati in “stile NBA”, con una gestione centralizzata dell’attività di vertice da parte delle leghe di pallavolo dei massimi campionati maschili e femminili, è un argomento da affrontare e analizzare seriamente. Ormai siamo convinti che il mondo della pallavolo abbia raggiunto la maturità e la capacità per gestire i campionati e farlo con lungimiranza e regole certe e soprattutto condivise, quelle che potranno finalmente consentire alle società più solide la possibilità di programmare gli investimenti, di studiare il reperimento di risorse, di valorizzare sempre di più un prodotto che ha dimostrato specie negli ultimi anni tutto il suo appeal, il suo valore di mercato e la sua unicità che ha permesso passi importanti.
Finora non è stato possibile andare in questa direzione, si viaggia su binari con scartamenti differenti, club consolidati che si vogliono affermare hanno bisogno di programmazione per far crescere e prosperare il movimento mentre non hanno nemmeno voce in capitolo tramite i rappresentanti delle leghe, come accaduto anche pochi giorni fa, nelle decisioni che vengono prese a livello federale sulla gestione dei campionati e sulle norme che regolamentano la pallavolo di vertice a livello di eleggibilità, quote straniere, calendari, solo per fare alcuni esempi.
Siamo convinti che – continua il Presidente Garbellotto – seguendo, pur con le dovute distinzioni, modelli “top” quali NBA, Eurolega di basket o NHL di hockey, il mondo della pallavolo sia ormai maturo e attrezzato come risorse e figure dirigenziali per andare in questa direzione, quella di “superleghe” autonome nella gestione dei campionati di “A”, lasciando giustamente alla Federazione, che per sua natura ha il compito di essere “ecumenica”, la gestione di tutto il movimento di base e dei campionati sottostanti al vertice, che ne beneficerebbero e potrebbero anzi grazie a questo meccanismo avere una maggiore dignità e, probabilmente, anche un contenimento dei costi.
Ritengo che sia un momento difficilissimo, uno spartiacque tra il passato e il futuro del nostro meraviglioso sport, e proprio per questo guardare ad un futuro nuovo potrebbe oltre che permettere a tanti di sopravvivere, anche rilanciare alla grande l’intero movimento.”