La Fipav ha risposto alle dichiarazioni provenienti dalle due Leghe, Femminile e Maschile, con un comunicato stampa che riassume quanto accaduto la scorsa settimana e di come la sua decisione di annullare completamente la stagione sia scaturita da precise richieste arrivate dai club attraverso comunicazioni ufficiali.
“Pensavamo che le numerose esternazioni di questi giorni, alcune delle quali fuori luogo fossero finite e che si cominciasse a pensare seriamente al futuro della nostra pallavolo. Un futuro che sembra pieno di incognite e preoccupazioni e per il quale siamo a disposizione per cercare ogni possibile soluzione. Evidentemente, però, la foga di attribuire a qualcuno colpe di cui in effetti non ha alcuna responsabilità produce affermazioni assurde e talvolta ridicole. Sentiamo quindi la necessità di fare chiarezza, senza alcun intento polemico, su quanto è avvenuto e che qualcuno ha voluto intenzionalmente travisare.
Qui di seguito, pertanto riporteremo, nella loro stesura integrale i comunicati della Lega Pallavolo Maschile Serie A e della Lega Pallavolo Serie A Femminile del 6 aprile 2020.
Il Comunicato della Lega Maschile – Il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo, acquisito il parere delle tre Consulte, recepisce la volontà della sospensione definitiva dei Campionati. Leggi QUI
Il comunicato della Lega Femminile – L’Assemblea dei Club di Serie A Femminile vota per la conclusione anticipata della stagione: Imoco proclamata vincitrice della Regular Season, stop alle retrocessioni. Su Facebook l’intervista al presidente Fabris – Leggi QUI
Come si evince facilmente da quanto sopra riportato (documentazione ufficiale) le decisioni indicate sono state autonomamente assunte dalle Leghe. La Federazione con il suo comunicato stampa del 8 aprile 2020 non ha fatto altro che prenderne atto, disponendo nell’ambito delle proprie competenze, la non assegnazione degli scudetti dato che purtroppo i campionati non si sono svolti regolarmente.
La Fipav tiene a ribadire che se in futuro dovessero esserci le condizioni adatte per farlo, non ha nulla in contrario a un ritorno in campo, ma le eventuali gare non avranno valenza per l’assegnazione dei titoli nazionali. Saremmo molto felici se questo si verificasse perché significherebbe un graduale ritorno alla normalità della situazione sanitaria del Paese, ma soprattutto sarebbe la dimostrazione più eloquente della ripresa della nostra attività sportiva. Da ultimo vorremmo stigmatizzare che la decisione della Federazione di dedicare tutti i simbolici scudetti ai medici, agli infermieri, ai volontari, alle forze dell’ordine, alla Protezione Civile che tanto stanno facendo per tutti noi, e che qualcuno ha voluto etichettare come retorica, è invece una manifestazione convinta e forte di solidarietà”.