(Carlo Lisi per Corriere dello Sport) La pallavolo di vertice crede ancora di poter tornare in campo per un atto finale della stagione, magari giocando a luglio ed agosto all’aperto. Diego Mosna alla vigilia di Pasqua con un lungo post su Facebook ha rilanciato con insistenza la sua idea di giocare per assegnare lo scudetto. Il presidente di Lega dimissionario, n.1 di Trentino Volley, caldeggia un epilogo diverso da quello di una fine improvvisa che nessuno tra i diretti interessati immaginava. La sua proposta prevede l’ipotesi di torneo finale a 4 o 6 squadre da disputarsi in pochi giorni, presumibilmente la prossima estate, qualora le condizioni legate all’emergenza Coronavirus lo consentissero. Una proposta che prevederebbe l’utilizzo dell’Arena di Verona come teatro. Gdea di Mosna ha ripreso coraggio come ha scritto il dirigente: «La lettera che il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora ha inviato nella giornata di venerdì 10 aprile al presidente del Coni Giovanni Malagò, ci consegna un messaggio di speranza ma anche indicazioni precise e cariche di positività. Nel suo documento, il ministro parla di una possibile ripartenza degli allenamenti e delle attività presumibilmente per il 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza». La disponibilità a tornare a giocare c’è da parte di alcune delle società di vertice (ma non del Modena Volley), però con una tempistica dilatata e tante difficoltà, come ha sottolineato anche Ferdinando De Giorgi in un intervento a “Radio Anch’io lo sport” su Radio 1.«Non abbiamo bisogno di ferie quest’anno – precisa il tecnico del Civitanova che ha visto fermare il torneo quando era ancora la prima della classe -: se si potrà giocare anche ad agosto giocheremmo. Mi auguro che tra Federazione e Leghe ci sia un riavvicinamento e che si possa trovare una soluzione. La Federazione non credo possa essere contraria nel riprendere un’attività, ma credo ci possa essere un problema di regolamento sul fatto di assegnare un titolo con una stagione che non è stata conclusa prima». Al di là delle difficoltà della gestione di una eventuale ripresa a livello sanitario e tecnico, ci sarebbe una difficoltà sportiva con la Fipav che difficilmente assegnerà il titolo. Ma una estate di grande volley, magari davanti alle telecamere tv, sarebbe un grande rilancio per la disciplina, anche se non portasse all’assegnazione del tricolore.
Foto di Michele Benda