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Pallavolo nei giorni del Coronavirus – #campionidacasa: Kamil Rychlicki “La cosa più bella è giocare per una squadra e una società che vuole vincere tutto”

Un doppio incontro inedito ha aperto la quarta ed ultima settimana consecutiva di #campionidacasa. La consueta diretta delle 18 dalla pagina Instagram @asvolleylube, ha ospitato due campioni della Cucine Lube Civitanova: Stijn D’Hulst e Kamil Rychlicki. Prossimo appuntamento, l’ultimo della serie, giovedì 16 aprile (ore 18) col preparatore atletico della Cucine Lube Civitanova, Massimo Merazzi.

Seconda parte – Kamil Rychlicki

Kamil, raccontaci le tue origini visto che sei lussemburghese ma hai un cognome polacco.
“Sono nato a Lussemburgo, i miei genitori vengono dalla Polonia. Sono venuti a Lussemburgo a giocare a pallavolo per finire la carriera e poi hanno deciso di restare e vivere lì”

Arrivano le domande dai tifosi, dove ti trovi adesso?
“Sono in Italia ancora, a Civitanova, penso di tornare in Lussemburgo a breve”

Come ti trovi in Italia?
“Molto bene, si vive bene in Italia. È importante per me l’Italia per la pallavolo, c’è un livello alto e ci sono tifosi a cui piace la pallavolo”

Cosa provi a giocare per una squadra come la Cucine Lube?
“Per un giocatore, la cosa più bella è giocare per una squadra e una società che vuole vincere tutto e che ne ha le possibilità. Qui alla Cucine Lube puoi continuare a sognare”

Sei arrivato in punta di piedi, poi sei diventato titolare, che effetto ti fa questa crescita?
“La strada per arrivare in campo è stata un po’ lunga ma molto importante. Mi dispiace che non abbiamo avuto la possibilità di finire la stagione”

In che ruolo hai giocato nella tua carriera?
“Ho fatto anche lo schiacciatore. Negli ultimi due anni gioco da opposto”

Con quale giocatore ti piacerebbe giocare in futuro?
“Con tutti i giocatori della Cucine Lube, non ho bisogno di altri”

Qual è l’emozione più grande con la Lube?
“Sicuramente tutti e due i titoli sono stati bellissimi, forse il Mondiale per Club perché è stato il mio primo titolo così grande, è stato speciale”

Hai la voglia di crescere ancora di più?
“Gioco per questo, per crescere e provare a migliorarmi”

Hai avuto sin da subito buon feeling con Bruno?
“Quando giochi con un palleggiatore nuovo hai bisogno di tempo per trovare il feeling giusto. In preparazione non abbiamo avuto la possibilità di provare insieme. Con Bruno diventa tutto più facile”

Sei fidanzato?
“No sono single”

Il compagno di squadra più simpatico e quello più antipatico?
“Il più simpatico per me è Bienek, sono stato molto vicino a lui. Non c’è il più antipatico”

Partendo dal piccolo Lussemburgo immaginavi di arrivare a vincere tanto?
“È sempre stato un sogno per me giocare ad alti livelli e vincere tanto. Ci ho creduto tanto”

Quando salti a che altezza arrivi?
“Abbiamo fatto il test, non ricordo bene, se non sbaglio 3 metri e 70”

Come è stato giocare in Qatar?
“Un’esperienza molto bella per me. Sono contento perché grazie alla pallavolo posso vedere altri posti e conoscere altre culture del mondo”

Ti piacciono i tatuaggi, ne faresti uno?
“Mi piacciono, ne farò uno solo se avrò qualcosa di speciale e importante per me”

Il tuo numero di scarpe?
“47 e mezzo”

Chi era il tuo idolo da piccolo?
“Se parliamo di pallavolo, sicuramente Giba e Wlazly. Come idolo mio padre”

Foto di Michele Benda

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