I vertici della banca Valsabbina Brescia stanno lavorando su quattro fronti per gettare in via preliminare le basi per la stagione 2020-2021. Il primo passo sarà la conclusione dell’attuale stagione: “Ci auguriamo che il confronto tra club e procuratori porti un punto d’incontro accettabile per ambo le parti, bisogna fare un passo nella direzione dell’altro in questo momento complesso – asserisce il Presidente Roberto Catania- per iscriversi a metà luglio al prossimo campionato servirà aver versato il 70% di compensi della stagione 19-20, cosa alla quale abbiamo già adempiuto, poi si parla di una soglia minima di contribuzione per tutelare l’atlante che hanno ingaggiato sotto la media, e anche qui siamo totalmente in accordo, visto che anche al nostro interno abbiamo pensato a qualcosa di simile; sarà da capire bene quale soglia si deciderà ».
Il secondo passo sarà il dialogo con gli sponsor per la creazione del budget, oltre alla creazione della squadra che parteciperà al campionato di A1 per il terzo anno consecutivo. Compito davvero arduo nel contesto di bresciano: “Molte aziende sono ferme e la situazione è complessa, questo è sotto gli occhi di tutti – spiega il Direttore Generale Emanuele Catania – non sarà semplice costruire un budget ma abbiamo la fortuna di avere dei partners solidi e molto seri , alcuni di loro hanno già dato la disponibilità a un dialogo nelle prossime settimane; ovviamente molto dipenderà dalla ripresa”.
Il terzo passo riguarda la parte tecnica, inizia dalla disponibilità del coach Enrico Mazzola a restare nella panchina del Millennium (sarebbe il sesto campionato consecutivo a fianco della famiglia Catania per il coach lodigiano) ed esiste un dialogo già iniziato: “In realtà il dialogo non è quasi mai cessato – puntualizza Emanuele Catania – stiamo costruendo con molta cautela il nostro futuro e vogliamo partire da una riconferma del coach”. A cascata seguiranno le decisioni riguardo lo staff tecnico e sanitario. Di conseguenza vi è la strategia per l’allestimento del roster della prossima annata come quarto step. «Il nostro lavoro si basa sulla pianificazione – continua il direttore generale – non possiamo esimerci dal tracciare una rotta da seguire, anche se le incognite sono tantissime. Si partirà a ottobre con il campionato e a fine agosto con le convocazioni? Si giocherà a porte aperte? Sicuramente posso dire che la volontà è privilegiare il mercato italiano rispetto a quello di giocatrici straniere, dove possibile, non vorrei dover scontare il rischio del sistema paese estero oltre quello italiano”.
Foto di Roberto Muliere