“In verità non ho mai detto che non sarei tornato. Io non ho mai dato un addio definitivo alla pallavolo – ha dichiarato Mauro Berruto a Diego De Ponti per Tuttosport. – Tutto quello che ho fatto, e ho avuto in vita mia, lo devo al volley e per sempre lo ringrazierò. Un ritorno potrebbe certamente succedere ma deve accadere in un contesto in cui si possa riaccendere una fiamma che avevo dentro di me quando allenavo. Le proposte in questo periodo sono state tante. Soprattutto all’estero. Sono convinto che dopo aver condotto la Nazionale italiana, al livello di passione raggiunta, sia difficile trovare altre opzioni. Mi mancano enormemente alcune cose. Mi mancano i raduni, il lavoro in palestra, la pianificazione”. Ma se venisse questa chiamata cosa direbbe? “Io direi di sì in 30 secondi. Con un’unica condizione: farlo gratuitamente. E’ tale il mio debito nei confronti del volley che mi sembra l’unica cosa possibile. Mi intristiscono un po’ i dibattiti sul taglio degli stipendi oggi. E poi abbiamo davanti a noi un anno per arrivare alle Olimpiadi di Tokyo. Quell’appuntamento sarà un tale momento di rilancio per tutto il mondo che sarebbe incredibile esserci e esserne parte. Come sarebbe fantastico che gli azzurri portassero un trionfo in dono all’Italia Immaginiamo che valore simbolico avrebbe per tutto il Paese”.