Intervistato da Tomasz Krochmal di polsatsport.pl, Bartosz Kurek parla del suo contratto passato e di quello futuro.
PAGAMENTI – “No, non abbiamo saldato i conti. Ma sono calmo, di buon umore. Conto sul buon senso e l’approccio professionale che hanno dimostrato durante la stagione. Spero che raggiungeremo un accordo il prima possibile. Tuttavia, la situazione in Italia è diversa rispetto alla Polonia, se parliamo dell’aspetto economico e dei guadagni. In primo luogo, volevano conciliare gli interessi di tutti con un accordo generalmente imposto, ma, non c’è assolutamente alcun motivo per questo. Ci sono troppe differenze tra i club, tra i giocatori, tra i campionati stessi, dal più alto al più basso. C’è bisogno di una contrattazione individuale e di colloqui tra agenti e club e di porre fine alla questione il prima possibile”.
FUTURO – “Non ci sono ancora discorsi su una diminuzione del contratto futuro, ma devo essere preparato per questo. Non mi piace davvero generalizzare e mettere tutti sullo stesso piano, ma ho la sensazione che nell’ambiente del volley, ma anche in altre discipline, diverse persone stanno abilmente cercando di coprire i loro errori, nella costruzione delle squadre, budget, errori nei costi dei trasferimenti sotto la copertura chiamata pandemia. Non sono stato coinvolto in questo, fortunatamente non l’ho vissuto personalmente. Il contratto è stato firmato, ma la situazione è molto dinamica e al momento è consigliabile solo la serenità. E il tempo dirà cosa accadrà dopo”.
SCONTO – “Il mio agente e io siamo aperti alla discussione, ma devono essere conversazioni al giusto livello e con gli argomenti giusti. Non riesco a immaginare una situazione in cui gli atleti vengano messi davanti ad un muro e con il pretesto di una pandemia gli errori di gestione vengano mascherati. E’ una situazione senza precedenti, dobbiamo essere preparati a tutto. Se qualcuno è coinvolto nello sport professionalmente, è al giusto livello deve avere una certa responsabilità e professionalità in esso. Credo che questo periodo difficile passerà senza grandi scandali e mostrerà solo che insieme ai proprietari dei club vogliamo spingere insieme questo carrello chiamato sport”.