E’ innegabile che sia stata una delle novità più significative nel panorama azzurro (e della SuperLega) delle ultime due stagioni. Roberto Russo dopo essere cresciuto con la maglia del Club Italia è divenuto un personaggio della nostra pallavolo di vertice. Intervistato da Marta Mulè per il Giornale di Sicilia il centrale racconta la grande esperienza in maglia azzurra del 2019.
ESTATE IN NAZIONALE – “Prima c’è stata la Volleyball Nations League, poi il torneo di Qualificazione Olimpica a Bari, poi l’Europeo in Francia e ancora la World Cup in Giappone. Sono stato per 4 mesi in giro per il mondo a rappresentare il mio paese. Non mi aspettavo davvero di ricevere tutta questa fiducia, ero solo al mio primo anno in A1, ma ho avuto subito questa occasione e allora mi sono buttato nella mischia dando il meglio di me”.
EMOZIONE PIU’ GRANDE – “Sicuramente a Bari, dove abbiamo vinto il torneo e staccato il pass per Tokyo 2020. Ho giocato in due delle tre partite decisive e stare in campo con una posta in palio così grande e sentire il tifo caloroso del pubblico di casa ha reso tutto ancora più bello”.
VERSO TOKYO – “Sicuramente so che se le convocazioni fossero state in questo periodo io sarei stato in lizza per andare. I centrali nel giro della Nazionale sono tanti e forti (Anzani, Piano, Candellaro, Ricci, ndc), ma mi sarei giocato un posto con loro. Adesso bisogna aspettare, questo sarà un anno in cui farò ancora più esperienza e mi farò trovare pronto”.
POCO VOLLEY AL SUD – “Il problema è che da noi al sud la pallavolo non viene sponsorizzata, giocano tutti a calcio ed è inevitabile che allora cresca solo quella disciplina. In altre regioni ci sono molte più squadre e poi ovviamente hanno anche i mezzi economici per riuscire a promuoverle”
Foto di Michele Benda