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Pallavolo SuperLega – Georg Grozer e il volley di famiglia

Georg Grozer torna a parlare da “italiano”. Dodici anni fa per un breve periodo gioò i play off di A2 con Loreto, nella prossima stagione vestirà la maglia della Gas Sales Piacenza ed a Valeria Benedetti della Gazzetta dello Sport ha raccontato alcuni passaggi della sua lunga e positiva carriera.
ESPERIENZA LORETO – “Ci ho giocato quattro settimane, per i playoff. Ero giovane, Loreto era in A-2 ma si vedeva la professionalità diversa rispetto ad altri campionati. L’esperimento perfetto per quell’età”.
RITORNO IN ITALIA – “È un sogno che si realizza. Ci ho provato tante volte, ma non c’erano le condizioni. Piacenza ha una grande storia. Ho giocato contro Zlatanov anni fa quando ero al Friedrichshafen in un paio di amichevoli. Strano ora averlo come dirigente”.
VOLLEY NEL SANGUE – “Si mio padre era un giocatore abbastanza conosciuto fra Ungheria e Germania negli Anni 90, ma anche mia madre e mia zia sono state nazionali ungheresi. Mio fratello Tim, il più giovane gioca ed è bravo e anche mia sorella Dora. Ora anche mia figlia di 13 anni Leane ha iniziato. E una cosa che ti mette un po’ di pressione. Mio padre era un personaggio e aveva una sua immagine. Io ne volevo una diversa. E difficile portando lo stesso nome. Ma mi ha spinto a lavorare per superarlo. Caratterialmente siamo diversi, lui era uno che discuteva continuamente con gli allenatori e gli altri giocatori, io non sono così”.
CUORE UNGHERESE MAGLIA TEDESCA – “Sì ho preso un’opportunità nel 2006. Purtroppo con l’Ungheria non avrei avuto la possibilità di giocare ad alti livelli”
CAMPIONE GIRAMONDO – “Me lo chiedono spesso ma ogni esperienza ha la sua storia: Russia, Corea, Qatar, Cina ogni paese ha contribuito ad aprirmi il cervello”
L’ARRIVO IN ITALIA – “Se mi posso portare Leane e Loreen (le due figlie ndr) forse dal primo luglio, altrimenti ritarderò un po’. Sono anche un papà, ho dei doveri”.

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