Luciano De Cecco è stato uno dei grandi protagonisti della primavera, con il suo trasferimento da Perugia a Civitanova, da una delle grandi pretendenti al tricolore all’altra. Intervistato da Fabio Petrelli per il Corriere dello Sport, il campione argentino ha dichiarato.
TRASFERIMENTO – “Fa parte del mio lavoro, è una scelta. I cicli finiscono, i giocatori vanno e vengono lasciando segni più o meno importanti. Restano bellissimi ricordi, ma soprattutto restano le società ed i loro palmares, e sono fiero di aver contribuito a mettere trofei nella bacheca di Perugia. In Umbria sono stato capitano, io e Bata (Atanasijevic, ndr) siamo stati un punto di riferimento e la Sir negli anni è cresciuta fino a diventare una squadra vincente e di prestigio, dove molti volevano venire a giocare”.
PRESSIONE – “Perugia e Civitanova sono due situazioni diverse, ma che hanno in comune il fatto che, se vuoi essere al top, con la pressione devi convivere quotidianamente. Civitanova lo ha saputo fare bene, dimostrando di essere un gruppo forte, molto compatto e con una grande mentalità. Felicissimo di farne parte”
CUBANI – E’ durissima giocare contro i cubani. Ma li ho avuti anche con me in squadra: legati alle loro radici, grandi combattenti, si sostengono l’uno con l’altro. Come ci parlerò in Italiano, “claro”.
Foto di Michele Benda