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Pallavolo volley transfers – Sara Panetoni ritrova a Il Bisonte il suo “maestro” azzurro Marco Mencarelli

Il Bisonte Firenze si assicura le prestazioni di un altro fra i prospetti più interessanti della pallavolo giovanile italiana: alla corte di coach Marco Mencarelli arriva il libero classe 2000 Sara Panetoni, che nell’ultima stagione ha giocato in A2 con il Club Italia, e che proprio Mencarelli conosce molto bene, avendola allenata con la nazionale italiana under 18 e avendoci vinto insieme anche un mondiale di categoria. La ventenne romagnola, che ha firmato un contratto biennale, si è già messa in mostra soprattutto in A2 con il Club Italia e con la Conad Ravenna, e al contempo ha ottenuto numerosi successi con le nazionali giovanili, compreso il titolo di miglior libero negli Europei Under 19 vinti nel 2018: per il suo secondo campionato di A1 (dopo quello disputato con il Club Italia nel 2018/19 da seconda di De Bortoli) ha scelto la maglia numero 9, e avrà l’opportunità di crescere e di mostrare le sue qualità accanto all’altro giovane libero de Il Bisonte, Maila Venturi.
Sara Panetoni nel 2017 ha avuto le prime convocazioni nelle nazionali giovanili, mietendo subito successi con l’under 18 guidata da quello che sarà anche il suo coach a Firenze, Marco Mencarelli: nel 2017 vince l’oro al Festival olimpico della gioventù europea e si laurea campionessa del mondo alla rassegna iridata in Argentina, mentre nel 2018 conquista l’oro agli Europei Under 19 in Albania, prendendosi anche il premio di miglior libero della manifestazione. Al termine dell’estate si trasferisce al Club Italia, debuttando in A1 a 18 anni e rimanendo nella franchigia federale anche nella stagione successiva in A2: in mezzo, nel 2019, la medaglia d’argento con la nazionale under 20 ai mondiali di categoria, adesso invece il nuovo salto in A1, con la maglia de Il Bisonte Firenze.
“Sono molto entusiasta di cominciare questa nuova avventura – ha detto Sara – e credo che Il Bisonte possa farmi crescere molto come giocatrice e come persona. Ho scelto Firenze perché me ne hanno sempre parlato bene, mi hanno presentato un progetto interessante e questo mi ha fatto scattare la molla. Mi aspetto un anno di crescita personale e di squadra: credo che il fatto di non conoscerci possa essere un punto di forza per lavorare con determinazione fin da subito, e un modo per creare il gruppo”.

Foto di Stefano Moroni

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