“Sono orgoglioso di continuare a far parte di questo Club, una testimonianza di grande rispetto sia da parte mia che da parte della società, di questo sono veramente contento”. Daniele Sottile è l’emblema della Top Volley Cisterna da molti anni: protagonista sul campo dei momenti più esaltanti del Club pontino tra cui i due semifinali dei play-off scudetto e le due cavalcate continentali culminati con le finalissime europee, prima la Cev Cup poi la Challenge Cup, una carriera esaltante coronata poi dalla medaglia d’argento alle olimpiadi di Rio 2016. “Come sempre sono molto cari e non vedo l’ora che si riprende gli allenamenti per tornare finalmente sul campo con 638 match disputati è il giocatore più esperto ancora in attività in Superlega in questo momento – la società sta costruendo una squadra di alto livello con l’obiettivo di lottare per obiettivi importanti e questo mi dà ancora motivazioni per dare il mio contributo. Dovremo essere bravi a formare subito il gruppo creando i presupposti per lavorare e lottare: in questi ultimi anni abbiamo combattuto molto, abbiamo sempre centrato gli obiettivi, ma ora è l’aspetto di poter vedere i nostri tifosi contenti e orgogliosi di poter puntare più in alto”. Insieme al bulgaro Seganov ora la Top Volley Cisterna guidata dal tecnico Lorenzo Tubertini ha, molto probabilmente, una delle coppie di registi più performanti del prossimo campionato.
Attualmente Sottile, con 40 anni e dieci mesi, è il più ‘anziano’ giocatore della prossima Superlega e il momento in cui toccherà il campo nel prossimo campionato, supererà Hristo Zlatanov (40 anni e 10 mesi) che attualmente è al quinto posto. “Entrare nella top 5 assoluta della storia della Superlega per me sarà un grande onore anche perché in questa laurea ci sono giocatori che hanno scritto pagine importanti della pallavolo italiana far parte di questo gruppo mi rende particolarmente orgoglioso» ha aggiunto Sottile. La classifica dei più anziani in campo è guidata da Samuele Papi (che giocò l’ultima gara ufficiale a 43 anni e 9 mesi), poi Goran Vujevic (42 anni e 2 mesi), Sergio De Agostini (41 anni e 8 mesi).
Professionalità e tecnica ma anche voglia di allenarsi sempre al massimo, questi sono solo alcuni dei piccoli segreti che hanno portato Sottile a raggiungere gli obiettivi: oltre all’argento olimpico e anche il bronzo agli Europei e all’argento in Coppa del Mondo entrambi nel 2015 a cui si aggiunge l’argento nella World League del 2001. “Bisogna sempre allenarsi al massimo, può capitare qualche giorno di essere un po ‘sotto tono ma nella settimana questo non si può e non si deve ripetere, non si può calare l’intensità altrimenti è perdono di vista gli obiettivi – aggiunge il regista di Milazzo cresciuto nel settore giovanile di Cuneo – l’allenamento deve essere una passione e anche un divertimento, così il fatto che tutto questo mi manchi è molto per me è un ottimo segnale . Ora mi sto allenando a Cuneo, dove sono con la mia famiglia, lo faccio tutti i giorni e almeno tre volte a settimana vado a correre, un’altra mia passione”.
Foto di Paola Libralato