Riassumendo quali possono essere le conseguenze di questa lunga assenza dai campi?
“L’Olimpiade che è stata spostata di un anno si deve cominciare a preparare da subito, prima si riesce a rientrare nella normalità meglio è a tutti i livelli: fisico, tecnico e psicologico”.
A livello personale le manca “un po’ d’ossigeno” non potendo allenare?
“A me piace andare in palestra, a lavorare per migliorare i giocatori, mi piace tracciare un percorso con la squadra in base alle analisi che ho fatto e continuo a fare dei miei avversari in prospettiva futura. Sono cose che mi piace fare e quindi mi mancano”.
Due elementi importanti come Zaytsev e Nelli vanno a giocare in Russia: un altro problema o no?
“L’unico problema potrebbe esserci se non giocassero con continuità, oppure se giocassero con continuità ma in un campionato di livello basso. Ma non è certo il caso di Ivan e Gabriele che vanno a giocare in due clubs importanti, di un campionato molto impegnativo. Sarà un po’ più difficile parlare con loro, ma magari utilizzando altri strumenti lo farò lo stesso”.
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