Nemanja Petrić ha passato due mesi infernali a Milano, come lui stesso ha raccontato a novosti.rs e solo quando ha fatto un test sugli anticorpi ha scoperto di avere avuto il coronavirus. Ora il capitano della Serbia campione d’Europa è più calmo e sta tornando in Italia in pace, a Modena, lo stanno aspettando per riprendere l’attività in gialloblu.
Ha raccontato Nema al media serbo: “Quando è scoppiata l’epidemia, non ci hanno fatto dei test, ma siamo stati messi tutti in quarantena. Solo quando abbiamo fatto i test più tardi a Milano hanno scoperto che avevo anticorpi, il che significa che avevo il coronavirus. Dato che mi sentivo debole per due giorni alla fine di febbraio, inizio marzo, i medici credono che a quel tempo ne avessi preso il covid-19. È certo che molte persone avevano il virus in quel periodo, senza saperlo. Ora va tutto bene, i test sono negativi”
Petric ha sottolineato che ricorderà a lungo i due mesi infernali a Milano. Solo alla vigilia del suo ritorno in Serbia, gli fu permesso di fare una passeggiata a 300, a 400 metri dall’appartamento” – poi ha proseguito il martello – “Sono tornato con la mia famiglia il 7 maggio. Nonostante i test negativi, abbiamo dovuto andare in quarantena di due settimane. Quando finalmente siamo andati nella nostra città natale di Prijepolje, per respirare l’aria, siamo stati accolti dalla pioggia”
Petric ha lasciato Milano per Modena, dove ha già giocato dal 2014 al 2018, no si aspettava che gli allenamenti con il club sarebbero iniziati così presto (oggi ndr): “Negli ultimi giorni, ho risolto i documenti necessari per poter arrivare in Italia senza problemi. Il club ha deciso di prepararsi a giugno, in modo da poter vere due settimane libere a luglio. Credono che poi si potrà andare in vacanza”
Lo schiacciatore non non ha nascosto la sua felicità a causa del suo ritorno a Modena e del fatto di poter giocare il prossimo anno con l’amico Stankovic: “Modena è la mia seconda casa. ci torno dopo tre anni. È un club con una grande storia, l’intera città vive per la pallavolo. Sono felice di essere di nuovo giocatore gialloblu. Stankovic? Mentre eravamo insieme in nazionale ci siamo sempre chiesti se avremmo giocato mai nello stesso club. E grazie a Dio la cosa si è avverata… “
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