Rinnovo importante in casa Kioene Padova, dato che la stagione 2020-21 vedrà ancora Santiago Danani nel ruolo di libero. Tra i migliori interpreti nel suo ruolo della scorsa stagione, nato a Buenos Aires il 12 dicembre 1995, con il River Voley conquistò nel tempo la fiducia dell’allora ct argentino Julio Velasco. Oltre alla vittoria del Campionato del Mondo Under 23 nel 2017 con l’Argentina, Danani può vantare anche il primo posto ai giochi Panamericani Under 23 nel 2016. L’atleta argentino ma con passaporto spagnolo è schierato come comunitario. Premiato dalla Lega Pallavolo come “miglior ricevitore” della stagione 2018/19 di Superlega, nell’estate del 2019 con la Nazionale ottiene il secondo posto al Campionato sudamericano venendo eletto miglior libero della competizione. “Sono contento di rimanere a Padova – dice il libero, in questi giorni a Buenos Aires – perché si è creata un’alchimia speciale con i tifosi e con lo staff. Sarà una squadra nuova rispetto a quella della scorsa stagione, ma tutto questo è uno stimolo ulteriore per impegnarsi al massimo”.
Come stai vivendo questi giorni nella tua Argentina?
“Qui l’attenzione legata all’emergenza Covid-19 è ancora alta, perché il boom dei contagi è iniziato più tardi rispetto all’Italia. Fortunatamente ho un bel giardino a casa e, dato che mio padre fa anche il preparatore atletico, posso disporre di una sorta di piccola palestra personale”.
Come coach ritroverai Jacopo Cuttini…
“Sì, abbiamo lavorato insieme nella mia prima stagione alla Kioene e quindi sarà in un ambiente che conosce: un bel punto di partenza sia per lui che per la squadra. Ricordo l’intensità e la professionalità che metteva negli allenamenti, per cui sono contento che sia lui a guidare il gruppo”.
Come sarà la Superlega 2020/21?
«Presumo che l’avvio di campionato sarà strano, perché tutti i giocatori hanno sostanzialmente smesso di giocare con regolarità dalla fine di febbraio. Credo quindi che ci vorrà un po’ di tempo per ritrovare il giusto ritmo, cosa che varrà per tutte le squadre. La Kioene Padova dovrà trovare la forza del gruppo e creare un suo stile di gioco, in cui ogni singolo giocatore dovrà scendere in campo per il bene della squadra».
Quanto conta per te rimanere nel campionato italiano in ottica Nazionale?
“Moltissimo. Poter competere in Superlega è il miglior palcoscenico per un atleta che fa questo di professione. Già da diversi anni mi ero posto l’obiettivo di Tokyo 2020 e ovviamente ora slitterà tutto di un anno. So che non ci sono mai certezze di poter indossare la maglia della Nazionale, motivo per cui ho lavorato sempre a testa bassa per migliorarmi. Poter partecipare alle Olimpiadi sarebbe un sogno e so che è tutto nelle mie mani”.