Il “pagamento del cartellino” di Luca Vettori ha scatenato un ampio dibattito sui media e sui social. Nelle ultime ore c’è stato un intervento del gm di Trentino Volley Bruno Da Re che a Nicola Baldo per l’Adige ha specificato e spiegato la reale situazione: “Dire che sia il giocatore a riscattare il suo cartellino è una inesattezza. Io la fattura per la sua cessione sono pronto a emetterla a Modena Volley, è con Modena che abbiamo trovato un accordo. Il giocatore non verserà nulla”. Al centro della questione i 90 mila euro da versare alla società di via Trener da chi acquisisce il giocatore. Ma che non riguarda il parametro federale. “Non stiamo parlando del parametro federale, ma si tratta di un buy-out che Modena pagò a suo tempo a Piacenza per prelevare il giocatore. Una clausola che avrebbe valore anche nel caso in cui Vettori andasse a giocare in una squadra estera o che varrebbe anche se giocasse a 35 anni, quando invece il vincolo federale sarebbe decaduto… Con Modena abbiamo trovato un accordo sul suo trasferimento più basso rispetto ai 90 mila euro previsti nel contratto di Vettori e di cui il giocatore era perfettamente a conoscenza da tre anni e, anzi, dopo il suo recente incidente in motorino il costo del buy-out è stato anche ulteriormente abbassato. Non so perché il giocatore abbia affermato di star pagando lui questo buy-out. Se a Modena non percepirà un ingaggio pari a quello che gli abbiamo riconosciuto a Trento, ma più basso, non è certo né per colpa nostra né di questo buy-out ma del Covid-19, che ha fatto grandi danni ovunque, e delle sue prestazioni in campo”. Bruno Da Re nell’intervista ha anche sottolineato: “Pur di permettere all’atleta di trovare una collocazione consona a quelle due o tre società che ci hanno chiesto informazioni su di lui e sostenuto la volontà di tesserarlo abbiamo manifestato la nostra disponibilità a rivedere i 90 mila euro previsti dal contratto, proprio perché ci rendiamo conto delle difficoltà del momento nel nostro mondo. Con Modena, ripeto, un accordo più basso rispetto a 90 mila euro è stato trovato senza problemi, ma senza che l’atleta versi un euro”.