Salutare una giocatrice non è mai facile, ma se la giocatrice in questione ti ha dato anima e cuore per sette anni diventa tutto incredibilmente più difficile. Oggi non può essere un giorno qualunque, un giorno come tutti gli altri per il Centro Universitario Sportivo torinese, perché la nostra capitana Daniela Gobbo, laureata in Economia e Direzione delle Imprese all’Università di Torino, dopo sette stagioni al servizio della causa cussina ha deciso di appendere le ginocchiere al chiodo.
Era il 2013 quando arrivò in punta di piedi al CUS Torino. Dopo poco tempo, però, il suo carattere, la sua determinazione e la sua serietà le permisero di scalare le gerarchie e di arrivare ad essere il simbolo di questa squadra.
Daniela e il CUS sono andati avanti a braccetto per tanti anni e si sono tolti, insieme, tantissime soddisfazioni, battagliando partita dopo partita, campionato dopo campionato, e ottenendo promozioni ritenute forse impensabili all’epoca. Oggi il CUS è una nobile realtà della serie A2 di volley femminile e Daniela la lascia come atleta, ma non come persona. Rimarrà dietro le quinte, come responsabile della sezione volley, a operare con uno sguardo attento su tutta l’attività pallavolistica cussina per provare a regalare il sogno della serie A alle tantissime atlete che in questo momento fanno parte del florido settore giovanile della società. Grazie Daniela, perché la tua serietà e la tua passione continueranno a essere una guida per molti anche lontano dal taraflex.
“Il CUS Torino – esordisce Daniela Gobbo – mi ha dato la possibilità di ricominciare da zero. Quando sono arrivata qui in serie B2 ho avuto modo di ripartire e superare alcune problematiche personali. Abbiamo fatto insieme un percorso incredibile, fatto di grande fiducia, stimoli sempre nuovi e amicizia. Oggi credo sia giunto il momento di diventare grandi. Ringrazio il presidente Riccardo D’Elicio, il DG Andrea Ippolito e il nostro Vice Presidente del Collegno Volley Davide Belluz per avermi dato la possibilità di intraprendere tre anni fa la strada dirigenziale, di avermi affidato un progetto in cui credo fortemente e che vede come protagoniste le nostre atlete del settore giovanile, future sportive e future studentesse universitarie. È sicuramente una grande responsabilità che allo stesso tempo mi regala tante soddisfazioni. Naturalmente mi mancherà il taraflex, ma soprattutto le compagne con cui ho condiviso tanto e che continuerò a supportare dal backstage”.
“Atlete come la nostra capitana – dichiara il Presidente del Centro Universitario Sportivo torinese Riccardo D’Elicio – non se ne trovano tante al giorno d’oggi. Uno dei nostri obiettivi principali è sempre stato quello di dare continuità a un movimento, quello cussino, che si basa su valori quali l’educazione, lo studio e la cultura del lavoro; le persone al CUS arrivano giovani, fanno un percorso di crescita e, se sposano i nostri progetti, restano e assumono ruoli ambiziosi dal punto di vista professionale. Daniela ha incarnato i nostri valori, sia in campo che fuori. Il Centro Universitario Sportivo torinese, ormai da anni in stretta collaborazione con Università degli Studi e Politecnico di Torino, sta offrendo un modello sportivo-universitario differente rispetto a tutte le altre realtà del panorama nazionale. Tante atlete vengono a giocare nella nostra società perché oltre a offrire loro un palcoscenico importante come quello della serie A2, permettiamo di continuare o iniziare da zero un percorso universitario, grazie anche e soprattutto al Progetto Agon, percorso che risulterà fondamentale una volta terminata la carriera sportiva. Al CUS si pensa, oltre al presente dei nostri atleti, anche e soprattutto al loro futuro. E Daniela ha rappresentato, rappresenta e continuerà a rappresentare lo spirito cussino per molto tempo, anche lontano dal taraflex”.
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