Site icon iVolley Magazine

Pallavolo A1 femminile – Francesca Marcon torna a Bergamo: “Si può rinascere e lo faremo insieme”

Francesca Marcon torna a Bergamo. La schiacciatrice veneta che già nella stagione 2017-2018 aveva vestito la maglia rossoblù è pronta a bissare la sua avventura in terra orobica.
Un duplice destino unisce Marcon e Bergamo, che arrivano da mesi difficili: Francesca, dopo un avvio di stagione con Caserta e un periodo aggregata a Cuneo, ha giocato gli ultimi mesi, prima del lockdown, con il Giorgione, in serie B; Bergamo ha vissuto mesi di sofferenza, attanagliata dal dolore della pandemia. “Ma lo sport insegna che ci si rialza – spiega Marcon – si può rinascere e lo faremo insieme”.
“Quello scorso non è stato un anno facile – continua – perché restate a guardare non è per me, ma ho sempre cercato di lavorare e vivere questo sport, anche nei momenti più bui. Gli ultimi mesi ho giocato in B a Giorgione, vicino a casa, e ho rivisto la luce”.
E ora si intrecciano nuovamente le strade con la Zanetti: “Sono felice di tornare e cavalcare il palcoscenico della serie A in una realtà come quella di Bergamo che è sempre il top per una giocatrice.
Quello che posso fare è dare la mia esperienza. Mi metto a disposizione dell’allenatore, sarà poi lui a decidere come utilizzare le mie capacità. In seconda linea posso certamente sfruttare le mie caratteristiche”.
Marcon, la Zanetti e tutto lo sport si troveranno al via di una stagione tutta da scoprire: “Sarà un anno difficile, nessuno sa come andrà, perché è ancora tutto talmente strano e nuovo che nessuno è in grado di sapere. E’ però importante che noi tutti diamo il buon esempio, a cominciare dagli sportivi: cercare di affrontare le difficoltà seguendo le regole. E’ importante tenere vivo lo sport, perché possiamo dare un messaggio forte: dalle difficoltà ci si riprende sempre, è il motto della vita di un atleta professionista che nelle difficoltà impara a rialzarsi. Quindi anche in un momento così difficile, la pallavolo può rinascere, lo sport può rinascere, la città può rinascere”.

Foto di Fabio Cucchetti

Exit mobile version