Intervistato da Maurizio di Giangiacomo per il Trentino, il presidente del Trentino Volley Diego Mosna, rilancia il grido d’allarme per un campionato da giocare senza pubblico e spiega anche alcune vicende di mercato. Soprattutto parla di Birarelli e Kaziyski.
SENZA PUBBLICO NIENTE CAMPIONATO – “Noi viviamo questa situazione con preoccupazione, soprattutto per l’assenza del pubblico. Tanto èvero che in Lega, se non si avrà una garanzia di partenza con il pubblico, non si parte. C’è anche il rischio che questo campionato venga annullato, se non ci sarà il pubblico. Senza pubblico si può giocare, ma non si possono pagare gli stipendi, soprattutto per una società come la nostra, che fa migliaia di spettatori. Lo sponsor è il pubblico”.
INGAGGI RIDOTTI? – “No, ma stiamo trattando. Tenteremo di negoziare una riduzione in funzione di quelle che saranno le decisioni, in primis proprio quella relativa al pubblico. Noi siamo in attesa giorno dopo giorno che succede qualcosa, la situazione è davvero preoccupante. Adesso i teatri sono aperti, altre manifestazioni vengono fatte con il pubblico, non si capisce perché lo sport debba soffrire quella che, secondo me, è un’anomalia”.
IL GIOIELLO MICHIELETTO – “Questa è l’impressione che abbiamo, suffragata dai tecnici e da chi lo segue. Lorenzetti è entusiasta delle doti di questo ragazzo, per come sta in campo, per come s’impegna. Io non mi atteggio a grande tecnico, ma in campo si vede. Ha delle doti innate nella ricezione e nell’elevazione: è 2,05, crescerà ancora qualche centimetro, sarà un fuoriclasse per dimensioni e per attitudini. Era giusto che facesse questo percorso, anche la A3 della scorsa stagione, quest’anno è dietro due grandi giocatori ma avrà il suo spazio in campo. Giannelli ha un valore inestimabile, Michieletto gli andrà dietro, sono i due gioielli che abbiamo sfornato, frutti dal lavoro del nostro settore giovanile. Gli unici che non se ne accorgono sono i federali: queste sono le attività che andrebbero aiutate”.
IL RITORNO DI BIRARELLI – “Solo una chiacchiera. Innanzitutto perché è un giocatore che ha un accordo con Verona, e quindi non ci abbiamo nemmeno pensato. In più volevamo avere un atleta giovane dietro a Lisinac e Podrascanin. Birarelli è stato un ottimo giocatore, ma gli anni li ha. A noi piacerebbe averlo in società, come allenatore per il settore giovanile, se fosse orientato al post-carriera agonistica. Sempre che si possano fare investimenti di questo genere per il settore giovanile, con i chiari di luna che ci sono. Con il disinteresse che c’è da parte di chi ci governa, è difficile dire “spingiamo sul settore giovanile”.
IL LEGAME DI KAZIYSKI – “Sì, ma lui ha preferito Verona. L’avevamo sentito già due o tre anni fa, l’abbiamo aspettato, evidentemente il suo legame con Stoytchev è talmente forte che preferisce stare dove sta Rado. Pensavamo chiudesse la carriera a Trento, ci spiace molto, ma chiaramente la scelta spetta a lui”.