Pallavolo SuperLega – Osmany Juantorena: “Io sono già un vecchietto, vorrei finire la mia carriera qui”

La Cucine Lube è tornata al lavoro e Osmany Juantorena si è fatto trovare pronto e voglioso di riprendere. Intervistato da Valeria Benedetti per la Gazzetta dello Sport ma parlato dello stop, della ripresa e del futuro, decco alcune delle sue risposte.
STAGIONE STRANA – “Stagione un po’ strana, si inizia presto, prendiamo le cose positive: ripartiamo tutti insieme. Non mi è mai capitato, ma non ci vorrà molto per riprendere la forma in attesa di vedere un po’ la Supercoppa come e dove si farà”.
PECCATO ERAVAMO CARICHI – “Per carità potevamo non vincere più nulla però eravamo carichi e consapevoli, era una lotta fra Perugia e noi credo che qualcosina avremmo portato a casa. È andata così. D’altronde non era giusto consegnare a noi lo scudetto come hanno fatto gli altri campionati”.
LOTTA A DUE – “Direi proprio di no. Trento ha fatto uno squadrone e secondo me rischia di essere favorita. Modena ha perso qualcosa, ma è sempre Modena. Non regalerà nulla a nessuno”.
NUOVO TRIENNALE – “Sì abbiamo trovato un accordo per tre anni. Io sono già un vecchietto (35 anni ad agosto, ndr). Vorrei finire la mia carriera qui. A meno che fra tre anni non me la senta di continuare. So già che dopo la pallavolo mi mancherà. La società è stata brava a confermarci e noi a rimanere. Se ne andato via un grande palleggiatore, ma ne arriva un altro e non ci metteremo molto a trovare il feeling con Luciano (De Cecco, ndr). Ha fatto bene dovunque è andato è uno dei migliori al mondo”
NOVITA’ YANT – “La società ci stava dietro da tanto tempo. Io ho dato la mia opinione. E un gran giocatore, fra uno o due anni sarà titolare e con un tecnico come De Giorgi crescerà tanto. Io proverò ad aiutarlo, la prima stagione in Italia è sempre difficile, gli darò una mano ad ambientarsi”
OLIMPIADI NEL 2021 – “Mannaggia, quello mi è rimasto qui. Sarò più vecchio, ma se giochi in Italia a questi livelli non cambia molto. È un pensierino che farò a fine stagione, se il c.t. mi chiamerà. Spero di esserci per concludere bene la mia carriera in azzurro. Sarà la chiusura in ogni caso comunque vada e sarà stato un percorso bellissimo. Il biglietto ce lo siamo guadagnato, ma non siamo favoriti, non è che ci illudiamo. Come al solito la partita più difficile saranno i quarti perché restare fuori dalle prime 4 sarebbe un fallimento. Andremo per divertirci comunque”.