Intervistato da Massimo Salmaso per Il Gazzettino ed.Padova, il diesse della Pallavolo Padova Stefano Santuz ha affrontato alcune delle tante problematiche che sta affrontando la società veneta in questa particolarissima estate, in cui deve cercare anche un nuovo sponsor
MERCATO DIFFICILE – “No, ne ho vissuti di peggiori. Il problema è che la nostra società è sempre stata abituata a programmare. Quest’anno la situazione che si è creata non ce lo ha permesso e questo per qualche tempo ci ha disorientato. 11 problema più grosso è stato la definizione del budget. Una volta confermato ho lavorato al meglio”.
BUDGET RIDOTTO – “Del cinquanta per cento. Questa società è una realtà molto solida. All’inizio della pandemia ero molto preoccupato, perché non sapevamo dove saremmo finiti. Poi, un po’ alla volta la situazione si è delineata e, a parte un paio, tutti gli altri soci e partner hanno confermato il loro contributo, magari ridotto. Ma sono ancora con noi. Questo significa che in questi anni abbiamo fatto qualcosa di buono”.
LE SCELTE – “Noi concordiamo tutto con il tecnico. Sulla base della fascia economica che potevamo permetterci abbiamo operato delle scelte che riteniamo funzionali per il gioco della squadra».
NUOVA SQUADRA – “E’ una squadra che non ha particolari punti di riferimento e che non ha un giocatore in grado di risolvere da solo la partita. Ci vorrà tanto lavoro, gioco di squadra, tanta difesa e soprattutto, come dico io, dovremo giocare a “braccia sciolte”, senza timori di nessun genere”.
PERICOLO RETROCESSIONE – “lo sono abituato a partire sempre dall’ultima fila. Alla prima giornata e alla prima partita siamo tutti zero a zero. Ogni anno ci sono sorprese negative e positive che spesso invertono i pronostici della vigilia”.
LA SQUADRA – “La chiave di volta è stata la scelta del libero. Confermando Danani, sapevamo che ci saremmo trovati con le mani legate per un eventuale mercato di riparazione. Ma è un rischio che abbiamo voluto prendere perché consideriamo Danani uno dei migliori liberi al mondo e il suo apporto in ricezione e difesa sarà fondamentale nel costruire la nuova squadra”.
SENZA REGISTI – “Per la prima settimana non sarà un problema, perché faremo un lavoro prevalentemente fisico. Nel frattempo sentirò Julio Velasco per capire se si possa trovare una soluzione per Ferrato. Tra visti e quarantena obbligatoria Shoji non sarà disponibile prima della prima decade di agosto, se tutto andrà per il meglio”.
NIENTE BLOCCO – “Ho fatto tutto quello che potevo (per bloccare le retrocessioni ndr) ma la maggioranza delle società ha votato in modo diverso. La paura, secondo loro, era di ritrovarsi con troppe squadre nella stagione 2021-22. Io la pensavo e continuo a pensarla in modo diverso”.