Pallavolo B1 femminile – Dopo 4 anni a Bologna, Nives Palmese torna a schiacciare nella sua Campania

“Vengo ad Arzano perché mi piace vincere, ho la voglia e la grinta per dare sempre il meglio in campo. Sono una che odia perdere anche ai videogiochi” ha le idee chiare Nives Palmese la nuova schiacciatrice della Luvo Barattoli Arzano.
Giovanissima: diciannove anni, gli ultimi quattro trascorsi a schiacciare palloni in Emilia: “Ho giocato dapprima con la squadra di San Lazzaro di Savena e poi con la Vb Bologna. Con la prima società sono stata più volte a contatto con il gruppo della prima squadra, tutte campionesse che riuscirono anche a centrare la promozione in serie A1, poi però la società decise di vendere il titolo. Con loro ho avuto esperienze nel campionato di serie B1. Una categoria in meno invece nell’ultima esperienza prima di arrivare ad Arzano”.
Una bella scommessa per Nives che torna così alla base: “Sono cresciuta a Caserta e considero un traguardo ritornare a giocare con una squadra della mia regione d’origine. L’Arzano è sempre stata una società che mi ha ispirato. L’unica che riesce a valorizzare le giovani atlete in maniera così intensa. L’ho sempre considerata una società molto seria, in giro se ne parla soltanto bene. Del resto girando un po’ per l’Italia ho avuto modo di conoscere diversi allenatori e adesso ho la curiosità di lavorare con Antonio Piscopo e con il suo staff”.
Con la nuova società, che ne ha rilevato il cartellino dall’omologa bolognese, ha anche altri ricordi: “Sono diventata Campionessa regionale Under 16 vincendo la finale proprio contro l’Arzano. Abbiamo dato il massimo per riuscire ad avere la meglio su una squadra che nel mondo delle giovanili è sempre considerata come la squadra da battere”.
Gioca da opposto ma all’occorrenza si adatta anche a quello di schiacciatrice: “Ho partecipato al Trofeo delle Regioni con la selezione del professore Gaetano Vitale. Un’altra grande emozione è stata la partecipazione allo stage interregionale con il Club Italia e coach Marco Bonitta, l’azzurro è sempre una gran bella cosa soprattutto quando hai 14 anni di età”.