Intervistato da Marzio Perbellini per l’Arena, Radostin Stoytchev ha parlato della squadra a sua disposizione: “Devo dire che sono molto felice di avere Matey in squadra. È uno dei giocatori più forti al mondo. Un atleta importante non solo per le sue qualità tecniche ma anche per quelle umane e per il rapporto che abbiamo instaurato nel corso degli anni… Intanto devo dire che il sestetto titolare non è ancora definito. Cercheremo di avere una rosa competitiva in senso allargato, a me non piace avere un sestetto titolare. E ci mancano minimo due giocatori che spero di avere presto. E ancora stiamo aspettando l’arrivo di Jaeschke, ancora bloccato negli Usa per l’emergenza Covid. Una stagione strana dal punto di vista della preparazione e sarà tutto da vedere e da dimostrare sul campo… La nostra è una società orientata al futuro. Per i giovani bisogna avere il tempo di lavorare individualmente con loro e aspettare che crescano e diano i loro frutti nell’arco di due anni. Sotto questo punto di vista posso dire serenamente di essere contento di avere in squadra diversi giovani di prospettiva… La qualità in attacco dipende dalle qualità singole dei giocatori ma anche dal gioco di squadra e dal palleggiatore. Sarà tutto da verificare perché non conosciamo le condizioni fisiche attuali di Jaeschke. E spero tanto nella crescita di Asparuhov oltre che nell’intesa di squadra in generale. Mi aspetto di partire da un livello molto più alto rispetto alla scorsa stagione considerato che l’intesa di Spirito con Boyer e Kaziyski è già affinata e il palleggiatore avrà l’opportunità di giocare con quattro bande che già conosce”.
Foto di Michele Benda