Giada Benazzi e Sara Breidenbach, infatti, hanno vinto il titolo tricolore di beach volley e Porto San Giorgio si sente campione d’Italia, perchè entrambe le neo campionesse sono legate allo sport sangiorgese.
Giada Benazzi, romagnola, da tre anni è una giocatrice della De Mitri – Energia 4.0 Volley Angels Project, mentre la milanese Breidenbach è tesserata da poco tempo per l’Asd King of the Beach di Porto San Giorgio, presieduta da Fulvio Taffoni. Insomma a Porto San Giorgio sono state stappate le bottiglie per lo scudetto conquistato dalle due atlete.
Giada Benazzi, dopo essere stata da giovanissima una rivelazione del volley con tanto di debutto a Conegliano in serie A, è una beacher affermata che qualche anno fa era entrata nel progetto delle nazionali azzurre, ma un brutto incidente la tenne per due anni. Tornata all’attività agonistica indoor, è al terzo anno di militanza con la Volley Angels Project, dove è arrivata con un palmares di sette promozioni.
Sara Breidenbach, invece, non ha mai giocato indoor e la scelta di fare coppia per la prima volta con la Benazzi si è rivelata subito vincente, sfruttando al meglio l’unica occasione agonistica di questo 2020 molto particolare. Queste le dichiarazioni rilasciate dalle neo-campionesse italiane.
“C’è incredulità adesso, tanta gioia ma incredulità. – ha detto felice Sara Breidenbach – È stato il primo torneo insieme, preparato da giugno tra Cesenatico e Milano. Non so come spiegare l’emozione, ma è la dimostrazione che a chi ci crede succede. Grazie a Giada, qui a Caorle è stato tutto perfetto nonostante le difficoltà. Per adesso si pensa al presente, poi sul futuro si vedrà”.
Giada Benazzi racconta: “In realtà non abbiamo pensato a nulla durante la gara, abbiamo pensato una palla alla volta. Hanno battuto su Sara, poi su me, hanno fatto un buon break conquistando il primo set. Poi abbiamo girato la partita e siamo riuscite a vincere, incredibile. È stato difficile, cerchiamo di ritagliare spazi per allenarci e portare avanti la nostra passione durante l’anno. Il nostro obiettivo era arrivare qui e giocarcela con le più forti. Siamo contentissime. Grazie a Sara, alla mia famiglia e ai miei datori di lavoro per i tanti permessi concessi per potermi allenare”.
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