L’Imoco Volley partirà domattina per Vicenza dall’Imoco Village e nel pomeriggio avrà la possibilità di allenarsi sull’inedito campo all’aperto di Piazza dei Signori, in attesa dell’esordio agonistico dopo sei mesi di stop per le Pantere nella semifinale di sabato della Supercoppa Italiana.
L’Imoco Volley sarà alla sua sesta fase finale della Supercoppa Italiana (quest’anno per la prima volta giocata con la formula della Final Four), dopo le cinque finali disputate nella sua storia. Tre le vittorie: nel 2016 (al Palaverde vs Bergamo), nel 2018 (al Palaverde vs Novara) e nel 2019 (a Milano vs Novara); due le sconfitte: nel 2013 a Piacenza contro la squadra di casa e nel 2017 al PalaIgor con Novara.
La capitana dell’Imoco Volley Joanna “Asia” Wolosz presenta così la marcia di avvicinamento delle Pantere:
“Sto vivendo questa attesa con tanta emozione, mi sento come se dovessi giocare la prima partita della mia carriera, non sono mai stata così tanto tempo senza giocare e così anche le mie compagne. Siamo elettrizzate, non vedo l’ora di riprovare le sensazione della partita.”
Come siete arrivate a questo primo evento stagionale dopo il lungo stop e la preparazione estiva?
“La preparazione finora è andata molto bene, adeguandosi a tutte le regole relative al Covid abbiamo fatto un lungo e proficuo periodo di allenamento, ci siamo impegnate tutte molto per recuperare i nostri meccanismi di gioco e per integrare nel gruppo degli anni scorsi le nuove giocatrici, mi sembra che siamo a buon punto, ma il vero test ce lo darà sabato il campo.”
Curiosità per il fatto di giocare outdoor in Piazza dei Signori a Vicenza?
“All’aperto non ho mai giocato, ho visto in Polonia la gara di esordio allo stadio del calcio in occasione dei Mondiali maschili, lì era uno stadio con 75.000 persone e non una piazza, ma personalmente non l’ho mai sperimentato. Me ne hanno parlato le mie compagne dell’Imoco che hanno giocato una volta all’aperto con l’Italia, sono davvero curiosa di vedere come sarà. Importante sarà per noi allenarci lì domani sera, provare le luci e l’atmosfera all’aperto che sarà un po’ strana, specie per noi palleggiatrici. Nel mio ruolo c’è bisogno di trovare qualche punto di riferimento, ma anche per chi riceve e attacca ci sarà bisogno di prendere le misure. Non sarà facile, ma sarà uno stimolo in più, ci adegueremo e cercheremo di fare il massimo per offrire un bello spettacolo, nell’attesa di tornare presto a giocare con il pubblico che ci manca tanto.”
Scandicci, vostra avversaria in semifinale, e le altre hanno già giocato alcune partite, voi no. Questo vi preoccupa?
“Le altre squadre certamente potranno avere un vantaggio, quello di aver giocato già partite probanti come sono le due gare secche di Supercoppa e anche qualche amichevole. Per esempio ho visto le partite di Scandicci e le ho viste crescere nella seconda gara di ieri dopo la prima dei quarti di finale, indubbiamente avranno un po’ di ritmo-gara in più di noi che da mesi non giochiamo partite ufficiali. Non abbiamo nelle gambe minuti-partita, ma abbiamo fatto allenamenti di qualità e simulato amichevoli tra di noi per arrivare pronte all’evento di Vicenza. Nel contempo però noi abbiamo avuto più tempo per preparare la partita con tranquillità non avendo avuto impegni agonistici e probabilmente potremo avere un po’ più di freschezza.”
La Savino del Bene è una delle squadre più attrezzate del panorama italiano, come vedi la sfida di domani?
“Scandicci è una bella squadra, hanno un gioco diverso dal nostro, ma sono un’avversaria temibile, completa, con un ottimo attacco su palla alta e centrali molto forti, sarà una partita interessante dove ci vorrà la migliore Imoco per vincere. Il nostro obiettivo è centrare la finale per provare a portare a casa questo primo trofeo della stagione, siamo sempre la squadra che scende in campo per vincere il più possibile, da questo punto di vista niente è cambiato. Insomma, siamo pronte e abbiamo una voglia matta di ripartire, Vicenza arriviamo!”