Indre Sorokaite la prossima stagione giocherà in Giappone. Torna nel paese del Sol Levante a distanza di sei anni, per giocare la Vleague nelle file delle Toyota Queenseis (a Karyia, prefettura di Aichi). Il perché della sua decisione e le aspettative per questa nuova avventura , l’azzurra le ha spiegate a Valeria Benedetti in una intervista per la Gazzetta dello Sport: “Mi sembrava una scelta giusta – racconta la giocatrice ex Imoco e Firenze – perché in Italia ancora non si sapeva se si ricominciava e come. Non essendoci il professionismo i rischi erano tanti. Già si è visto che alla fine dello scorso campionato economicamente ci abbiamo rimesso. Dovevo decidere tra maggio e giugno”.
SASSOLINO – “Mi era rimasto questo sassolino nella scarpa l’altra volta (giocò con le Denso Airybees nel 2013-14, ndr), sono stata in una squadra della seconda lega giapponese e avevamo conquistato la promozione, ma non mi sono mai messa alla prova nel campionato principale. Poi nella squadra c’è Erika Araki che io ho conosciuto a Bergamo. Del Giappone mi affascina il modo di lavorare. Inoltre il campionato è più breve così avrò più tempo per lavorare con la Nazionale”.
RICEZIONE E DIFESA – “Nell’altra esperienza ero migliorata tanto, in ricezione e in difesa, e volevo insistere su questo aspetto: ho sempre voluto essere una giocatrice completa. Il Giappone è una scuola in cui tecnicamente si lavora bene. Quando vedono che ti sai autogestire anche negli allenamenti ti lasciano maggiore autonomia. Anche la prima volta potevo fare allenamenti individuali mirati su alcuni aspetti. Ti arricchisce anche a livello di fiato visto il tipo di gioco, ti permettono di lavorare, sono molto ben organizzati. Mazzanti era contento che andassi a lavorare in un contesto così. D’altronde lui è il primo a essere aperto a spunti ed esperienze nuove”