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Pallavolo Storie – Emma Barbero: la piccola di casa è il miglior libero d’Europa U17

(Alberto Pilone per iVolleymagazine.it) La realtà per Emma Barbero non è mai stata così raggiante come in questi giorni, lei che reso fiera per il premio di miglior libero ricevuto negli ultimi Europei Femminile U17, non solo la provincia di Asti nella quale è cresciuta, ma l’intero volley italiano. E se si pensa che a questo torneo Barbero ha rischiato di non esserci quando a gennaio la sua mano ha fatto crack nel match di under 16 tra la sua Piacenza e Sassuolo. Il lockdown e il rinvio della competizione da agosto a ottobre hanno permesso alle azzurre di aver con sé la miglior libero continentale di categoria.
La carriera della classe 2004 è stata così appena segnata dal primo grande tassello di un puzzle che nei piani della stessa Emma dovrà essere composto da altri mille obiettivi, oltre che personali soprattutto di squadra. Infatti, se da un lato si sente orgogliosa per aver ripagato la famiglia per i tanti sacrifici e chilometri fatti per lei, dall’altra non nasconde l’amaro in bocca per due match, quelli persi contro Serbia e Turchia, che potevano valere una medaglia per la nazionale giovanile guidata da Marco Mencarelli.
Proprio degli Europei la giovane libero ne ha elogiato la maniacale organizzazione sia nelle settimane di preparazione a Milano, sia durante la manifestazione a Podgorica: “Prima di partire dovevamo stare nella bolla del Centro Pavesi dove eravamo sottoposte giornalmente ai test sierologici, poi una volta arrivati in Montenegro ci siamo trovati di fronte ad una gestione perfetta della situazione: squadre divise in due alberghi, nessun contatto tra i vari team, suddivisioni temporali dei pasti per ogni nazione, e chiaramente nessuna relazione con l’esterno. Addirittura la palestra in cui si giocava si trovava al di sotto del nostro albergo, quindi dovevamo semplicemente prendere l’ascensore e scendere di un piano, senza neanche uscire”. Nulla da eccepire, dunque, rispetto ad altre competizioni andate in scene in questo periodo.
Una volta rientrata in patria (con tutte le precauzioni del caso), non c’è stato neanche tempo di godere dei complimenti da parte di mamma Elisabetta, papà Massimo e della sorella Sofia, che era già scattata l’ora di tornare a Milano e di riprendere gli allenamenti con il Club Italia. Con le azzurrine ha iniziato un percorso unico nel suo genere che le permette di condividere con le compagne non solo il taraflex di gioco ma anche camera, studio, vita, tutto presso il Centro Federale di Milano.
Quella di quest’anno si può così considerare la prima stagione tra le “grandi” per Barbero, che arriva in A2 dopo tantissime esperienze giovanili di successo: Sassuolo, Piacenza e prima ancora due anni a Orago presso la corte di Giuseppe Bosetti, con la quale ha vinto uno scudetto U14; tutto ciò dopo aver fatto i primi bagher ad Asti, città nella quale è nata.
Infatti, nel 2016 il grande salto non solo pallavolistico ma soprattutto personale ha portato la piccola di casa lontano dai genitori e dagli amati nonni a soli 12 anni; una famiglia che però, nonostante la distanza geografica, come racconta Emma, “Non ha mai fatto mancare il sostegno e la fiducia in me. Io dalla mia ho avuto il merito di impegnarmi sempre al massimo e di essere costante. Il tutto senza però mai perdere il sorriso sulle labbra, perché il volley deve sempre essere un divertimento e mai diventare un peso”.
Le volontà non mancano e la valigia di esperienza è già molto carica nonostante la giovane età, ma nelle intenzioni di Emma non c’è “limite” di peso per continuare a sognare.

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