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Pallavolo Champions femminile – Pietro Maschio: “Una bolla? Penso che le società investirebbero qualcosa in più per garantire la Coppa”

La Champions League quest’anno si giocherà con una formula diversa, in una “bolla” in una sede più sicura e meno rischiosa di tanti viaggi per il vecchio continente. Intervistato da Luca Anzanello per Il Gazzettino ed.Treviso, Uno dei presidenti dell’Imoco Conegliano, Pietro Maschio si dice favorevole: “Premesso che non abbiamo la capacità organizzativa ed economica di una Nba, che ha creato una “bolla” a Orlando per proseguire la stagione, credo che non ci siano particolari difficoltà a riunire le squadre dello stesso girone di Champions, tutte “tamponate” a dovere, in luoghi determinati e giocare lì, magari nell’arco di una settimana, tutte le partite del girone. Si organizzano mondiali, europei e altri tornei internazionali con questa formula, perché la Cev non potrebbe gestire una manciata di concentramenti di squadre per svolgere in pochi giorni tutte le partite dei gironi e poi ripartire a marzo con i quarti di finale, sperando che nel frattempo la situazione generale migliori?…
“Penso che le società sarebbero disponibili anche a investire qualcosa in più per l’obiettivo comune che è garantire che la manifestazione vada avanti. Anche perché i palazzetti sarebbero comunque chiusi al pubblico, interamente o quasi, e la copertura televisiva rimarrebbe garantita… Le squadre italiane e quelle del nostro girone sono abbastanza orientate verso questa soluzione, ma credo che l’idea sia accettata anche da tanti altri club… Il problema potrebbe essere la vicinanza delle prime partite dei 5 gironi e gli adempimenti burocratici che la rivoluzione del calendario comporterebbe. ma con le partite concentrate in una settimana da giocare a novembre, dicembre o gennaio cambierebbe poco”.

Foto di Pierangelo Gatto

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