Dopo le parole di Andrea Giani, il suo tecnico al termine della gara perduta da Modena Volley contro Civitanova, il presidente del club emiliano Catia Pedrini ha rilasciato una intervista ad Alessandro Trebbi del Resto del Carlino ed.Modena.
PROVOCAZIONE GIANI – “Considero quella del Giangio più una provocazione che una richiesta: è troppo intelligente ed esperto per sapere che non è il momento per andare sul mercato. Leggo un pungolo per la squadra: per stare a Modena, bisogna dare un po’ più del massimo. È impossibile che Giangio non ci senta vicinissimi. Infortuni e Covid-19 non hanno permesso che gli allenamenti sfruttassero tutte le potenzialità della rosa. Investire sui giovani significa aver pazienza, dobbiamo tenere la barra a dritta su questo. Puoi provare a battere le prime della classe solo con prestazioni impeccabili di tutti. La responsabilità non è dei giovani ma dei titolari, anche se la panchina è corta. Comprendo la frustrazione del tecnico che insegna come vincere ogni gara contro chiunque: sa come si fa, bisogna seguirlo ciecamente”.
CAMPIONATO FALSATO? – “Penso che le regole non vadano cambiate in corsa. La passata stagione non ci sono stati molti scrupoli a scaricare Sora mentre non ci si è riusciti con Vibo. Bonitta ha ragione in assoluto ma bisognerebbe operare sempre con lo stesso criterio”.
SENZA PUBBLICO – “II Comitato 4.0 sta lavorando su questo da mesi: se non arriveranno ingenti aiuti forse rimarranno quattro squadre. Tra queste non credo Modena. Con numeri così raccapriccianti della pandemia, il Governo deciderà se sanità, scuola, cultura, musica e sport avranno un futuro in questo paese”.
PROBLEMA FINANZIARIO – “Tranquilla da un punto di vista finanziario? No. Nessuno sa come e in quanto tempo si evolverà questo stato di cose. In una stagione assurda l’unico dato certo è quello della nostra gente che ha acquistato gli abbonamenti. Che faranno gli sponsor? Qualcuno onorerà in toto gli impegni, altri temo non Io faranno. Poi ci sono da pagare gli stipendi di chi lavora in Modena Volley: non solo i giocatori, ma una quarantina di persone”.
PROTOCOLLI RIDICOLI – “I protocolli a oggi sono ridicoli: si gioca fino a tre positivi in squadra. Perugia ha giocato a Ravenna e, a distanza di una settimana, ha praticamente tutti positivi. Trento ha giocato con Mosca che ora ne conta otto: non so dove si voglia arrivare con questo effetto domino che andrebbe scongiurato con ogni mezzo”.
SOSPENSIONE – “Sospendere due mesi e riprendere con maggiore sicurezza a gennaio. Si dovrebbe agire con FIVB per non disputare la VNL, in modo da poter giocare il campionato fino a maggio… Però continuare con lo sport di alto livello potrebbe essere un simbolo… Lo sport va messo assolutamente in condizioni di continuare, ma la priorità è salvaguardare la salute”.
GRAZIE AI TIFOSI – “Alla nostra gente non verrà mai detto abbastanza: se quest’anno siamo rimasti in vita è soprattutto grazie a loro, un caso virtuoso che ha fatto parlare di Modena in tutto il mondo”.