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Pallavolo nei giorni del Coronavirus – Vital Heynen: “Credevo di essere resistente ad ogni virus: ma non è così”

Intervistato da Grzegorz Wojnarowski per sportowefakty.wp.pl Vital Heynen ha raccontato i primi giorni trascorsi dopo essere rimasto contagiato dal covid-19 venerdì scorso.
MAL DI TESTA – “Domenica ho avuto mal di testa tutto il giorno. Sono sempre stanco, il che è completamente nuovo per me! Mi chiedo cosa mi stia succedendo perché vado a letto alle 22 e mi sveglio alle 9 Dormo il doppio di quando sono sano
NIENTE PASSEGGIATE – Normalmente Heynen inizia la sua giornata alle 6 del mattino facendo lunghe passeggiate anche di diverse ore. Il covid-19 lo ha indotto a rinunciare alle sue marce quotidiane. E non solo perché è in quarantena e in Italia ci sono severe sanzioni per aver lasciato casa malato di coronavirus “Attorno alla casa dove abito a Perugia, ho un giardino molto grande. Potrei camminarci sopra, ma al momento non mi sento abbastanza forte. Per me è una sensazione davvero strana.
NESSUNO AL SICURO – “Non prendo raffreddore da 15 anni. Ero convinto che il mio corpo fosse estremamente resistente a tutti i tipi di virus. Si è scoperto che non era vero. Il covid-19 mi ha preso e lo sto accusando. Nessuno può pensare di essere al sicuro da questa malattia. Sono fortunato comunque, perché mi fa male la testa e mi sento stanco”.
CONTROLLI MEDICI – “Ogni mattina e pomeriggio, io e la squadra, informiamo il nostro medico di come ci sentiamo. Otteniamo farmaci, monitoriamo la nostra temperatura e la saturazione del sangue. La mia saturazione è del 97 percento, il che va bene. È interessante notare che la mia temperatura corporea è chiaramente inferiore a 36,6. Non supera i 36 gradi. Probabilmente è per questo che sono sempre così calmo durante le partite” – ride Heynen.
TUTTA LA FAMIGLIA – “Poco prima che mi fosse diagnosticato il COVID, le mie due figlie, Bente e Jade, sono venute a trovarmi. E ora sono malati anche loro. Anche mia moglie e la figlia maggiore hanno il virus. Questa cosa mi addolora: ho infettato altre persone”
Il tecnico di Perugia ci tiene a far sapere che la visita delle figlie in Italia è stata organizzata con tutte le precauzioni. Bente e Jade hanno superato il test prima dell’arrivo, io sono stato testato il giorno prima della visita ai parenti. Siamo tutti risultati negativi. Pochi giorni dopo si è scoperto che sia Heynen che tutta la sua famiglia – sua moglie e tre figlie – si sono ammalati. La figlia maggiore del tecnico, che si è recentemente laureata in medicina e ha iniziato a lavorare in un ospedale, ha dovuto interrompere il suo lavoro durante la sua malattia.
AIUTARSI A VICENDA – Secondo Heynen: Durante la pandemia di coronavirus, dovremmo essere tutti guidati da un principio: il principio di aiutarci a vicenda. E in questi giorni ci aiutiamo a vicenda coprendoci il viso, tenendo le distanze, agendo in modo ragionevole. È molto importante che tutti ce ne ricordiamo”.

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