Pallavolo Storie – Luca “Bazooka” e il record del figlio Diego

Con un pizzico di emozione, che Luca “Bazooka” Cantagalli difficilmente lasciava trasparire mentre stava in campo, il “vecchio” campione ha raccontato a Fabio Rossi per la Gazzetta di Modena come ha saputo e vissuto l’incredibile record realizzato dal figlio Diego ad Ortona: 46 punti in una gara.
LA TELEFONATA – “Domenica ero impegnato a Modena, suona il telefono e il Cisko, cioè Stefano Recine, grande amico da sempre, mi dice: “Guarda che tuo figlio sta battendo tutti i record…”. Io sorrido e lo ascolto mentre lui mi fa la radiocronaca diretta di ogni palla che Diego mette per terra. Sull’ultima poi, quella che ha chiuso il tie break, prima una grande difesa, poi l’attacco decisivo in cui ha spaccato la palla, è come se fossi stato in campo anch’io”.
ALTRO RUOLO – “Se ho mai chiuso a quota 40? Tenete conto che io giocavo in un altro ruolo, cioè schiacciatore e che in una squadra gli schiacciatori sono due, non uno come l’opposto a cui vanno più palloni. Comunque, sì, Diego è stato bravo, molto bravo e potete immaginare quanto sia orgoglioso di quello che ha fatto e felice per lui”.
COME TECNICO – “Oggi fa parlare questo record, ma io vi dico, e qui parlo da tecnico, che anche se vi sembrerà incredibile, Diego in attacco può e deve migliorare ancora tanto, soprattutto su palla alta, sul modo di gestire i colpi, mentre ha qualcosa di atipico per un giocatore del suo ruolo, cioè è bravo in difesa, cosa che lo differenzia da tutti gli altri opposti di oggi”.
LA STORIA DI DIEGO – “Io ai miei figli lascio sempre libertà di scelta: Diego è il più grande e amava il basket, ci ha giocato per due-tre anni a Reggio Emilia, poi un giorno arrivò a casa sorprendendo tutti, “Papà, ho deciso, da domani basta, passo alla pallavolo, è quello che desidero”. Io rimasi stupito e ancor più lo restò l’allenatore della società di basket, ricordo che si mise a piangere quando Diego glielo comunicò, lui lo considerava un grande talento anche per la pallacanestro”.
LA CARRIERA – “Una stagione a Reggio Emilia, quindi visto che Recine era alla Lube in quel periodo seguii il suo consiglio e lo mandai da lui. Devo dire che è stata un’ottima scelta perché Diego nelle giovanili della Lube ha fatto un bel salto di qualità, con la prima squadra ha vinto una Champions e uno scudetto, più un argento ai Mondiali Under 21, senza giocare la finale perché si era rotto un dito in un match precedente”.
IL FUTURO – “Dopo la Lube lui ha deciso di costruirsi la sua carriera step per step, nella stagione scorsa a Brugherio scegliendo poi Ortona in questa, se continua così ha la possibilità di diventare ancora più forte di quanto già non sia, vediamo dove saprà arrivare”.