In un periodo difficile per tutto lo sport nella seconda ondata di crisi sanitaria, una delle società storiche della nostra città, YZ Volley Bologna, ha deciso di non interrompere gli allenamenti anche dopo la chiusura delle palestre. Allenatrici e allenatori hanno trasformato le sedute di allenamento, inventandosi nuovi esercizi, per consentire il proseguo delle attività. Attualmente, come da regole imposte dall’ultimo DPCM, è possibile svolgere allenamenti solo in forma individuale e così le atlete e gli atleti YZ si presentano al campo con il proprio pallone e tappetino e si allenano correndo tra birilli, cerchi e altre attrezzature sparse sul campo, facendo anche esercizi di tecnica. Lo spazio è quello messo a disposizione dall’AGD (Associazione Giovani Diabetici), che ha sede in via della Guardia, con un campo da beach-volley, un canestro e uno spazio in erba, grazie alla virtuosa collaborazione avviata tra due associazioni del territorio, che hanno unito le forze in un periodo difficile.
Il Presidente Matteo Rizzo sprona così dopo le prime giornate di allenamento: “vedervi lavorare al campo oggi pomeriggio e stasera mi ha dato l’ennesimo motivo per essere orgoglioso del nostro staff di allenatrici e allenatori. Grazie dell’impegno!”
I gruppi che si alternano sul campo vanno dal mini-volley S3 misto alla Prima e Seconda Divisione femminile, passando per i gruppi giovanili maschili e femminili Under 12-13-15-17-19 (alcuni dei quali sono nel bacino del settore giovanile di Pallavolo Bologna Serie B), per la maggioranza guidati da donne.
Sì, perché a rispondere alla proposta del Presidente di organizzare allenamenti all’aperto sono state soprattutto loro, le allenatrici YZ, che dalle 16,30 alle 21 si alternano sul campo ormai da due settimane e, con spirito “contagioso” hanno trainato anche due colleghi uomini.
Se il motto dello sport è quello di non arrendersi di fronte alle difficoltà, la YZ Volley lo sta mettendo in pratica cercando di mantenere il contatto con le proprie atlete e i propri atleti, di tutte le fasce di età, ponendo sempre al centro la loro salute e sicurezza (igienizzazione di spazi e attrezzature; prova della temperatura prima di entrare; invio delle autocertificazioni, ecc.) e rispondendo alla loro voglia di continuare gli allenamenti, se pure in forme diverse, per mantenere comunque quello spirito di squadra che contraddistingue il mondo della pallavolo