“Vibo Valentia, 20 anni di serie A, è diventata la bandiera del Sud. – scrive l’edizione odierna la Gazzetta dello Sport in un articolo a doppia firma Gian Luca Pasini e Davide Romani – A maggior ragione per un giocatore siciliano, Davide Saitta, che ha girato tutta l’Italia prima di andare a “crescere” in Francia. Il capitano è il giocatore simbolo di questo risultato: “A ripensarci avrei dovuto andarci prima. Mi è servita tanto quella esperienza. Comunque sapevo che prima o poi sarei arrivato a Vibo, società che avevo iniziato a seguire fin dall’inizio. Siamo un bel gruppo, che ha saputo creare la chimica giusta e che in palestra ha trovato la maniera di lavorare. Ma di una cosa siamo certi: non ci montiamo la testa. Non siamo ipocriti e sappiamo dove siamo, ma sappiamo anche da dove veniamo: all’inizio dell’anno dovevamo per prima cosa puntare alla salvezza – continua il regista Saitta 33 anni -. Mi ha fatto piacere i riconoscimenti che ci sono stati fatti a Civitanova. Siamo soprattutto contenti per la società che è un esempio di organizzazione non solo in questa stagione. Sono contento di vedere che oggi c’è più pazienza nell’aspettare i giovani, concedergli un po’ di tempo. Ai miei tempi non era così. Io comunque non ho smesso di imparare: cerco di rubare qualcosa a ciascuno. L’ho fatto con Giannelli, con l’iraniano Marouf quando ha giocato in Italia, con Christenson che è il mio “idolo” e ancora con De Cecco e con Bruno”.
Foto di Michele Benda