Angelo Lorenzetti, con la consueta precisione, ha raccontato a Paolo Trentini del Trentino, la situazione che anche l’Itas Trento sta vivendo in questa stagione fortemente condizionata dalla pandemia, in cui si gioca a singhiozzo con preparazioni davvero relative.
UNA SITUAZIONE NUOVA -“È una cosa del tutto nuova. Soprattutto è importante monitorare gli effetti che questa si? Importante monitorare gli effetti che questa situazione crea nei ragazzi, situazione fatta di preparazioni alle partite che poi vengono annullate, possa creare nella testa e nella motivazione dei ragazzi. Ovvio, quello che un giocatore vuol fare è giocare. ma in questo periodo le vicissitudini che sappiamo non ci hanno consentito di farlo. I rinvii dell’ultimo momento possono portare a dei cali di tensione tra i giocatori e, anche se al momento i miei appaiono comunque concentrati, bisogna prestare attenzione. Per il resto… amen. Sappiamo di questo periodo qua, che il volley come altri sport ha deciso di continuare. Giusta o sbagliata che sia questa decisione ormai è presa e ora bisogna adeguarsi alle conseguenze e gestire quello che accade”.
ALLENAMENTI ARTIFICIOSA – “C’è voglia di giocare da parte di tutti anche se non è facile, come non lo è per le squadre che non abbiamo incontrato. Noi però abbiamo inanellato una serie di rinvii consecutivi e il non poter scaricare in campo la crescita di adrenalina che precede l’evento si è fatto sentire durante gli allenamenti. In più, da un mese a questa parte prima ci siamo allenati senza Alessandro (Michieletto, ndr), poi sono venuti a mancare altri giocatori e si fanno allenamenti un po’ artificiosi. Non potendo allenarsi sei contro sei, alla fine non si è mai sicuri se il pallone schiacciato andrà a finire veramente a terra. Di sicuro i ragazzi hanno bisogno di giocare, pur sapendo che questo periodo si è perso qualcosa a livello di forma, però dobbiamo giocare e sfruttare l’entusiasmo e la voglia di tornare in campo”.
CHI GIOCHERA’ ? -“Più che difficile è diverso. Quello che ci siamo imposti come staff è innanzitutto una differenziazione a seconda dei giocatori, in quanto quelli tornati negativi hanno una gestione fisica e tecnica diversa dagli altri che si sono allenati con più continuità. Quindi, non essendoci esperienze precedenti, abbiamo deciso con lo staff di procedere con nuove idee che poi vanno verificate attraverso i feedback quotidiani dai ragazzi. Si possono scrivere tabelle su tabelle e darsi ragione, ma poi è il campo che dirà se quanto fatto è in linea con la rotta. Ho uno staff laborioso e competente, speriamo di sbagliare il meno possibile. Oggi si torna in palestra, come ci si prepara per mercoledì? La situazione dei giocatori ancora assenti ci impone di preparare una o due formazioni in vista dell’incontro di mercoledì, perché i ragazzi rientrati la scorsa settimana non sono pronti per disputare una partita intera. Presenteremo due formazioni in base agli effettivi a disposizione e lavoreremo cercando di esaltarne i punti di forza e nasconderne i punti di debolezza”.
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