Il presidente della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia ha reso pubblica la nota inviata al presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi, in merito alle recenti dichiarazioni pubbliche del massimo dirigente dell’Itas Trentino Volley, Diego Mosna.
Al Presidente della Lega Pallavolo Serie A – Dott. Massimo Righi
Leggo il contenuto del post pubblicato ieri pomeriggio dal presidente dell’Itas Trentino Volley: non posso giustificare le sue dichiarazioni ma posso comprenderle perché capisco che le “basse quote”, per chi era abituato diversamente, rendono taluni poco lucidi.
Credo che l’unica responsabilità di quanto successo sia esclusivamente della Lega Volley.
Argomenti di tale impatto e importanza non dovevano (e non potevano) essere delegati, lavandosene le mani, ai DS delle società consorziate che, “buttati in un’arena”, si sono offesi e sbranati senza che il Presidente di Lega intervenisse in modo fermo.
Questi erano e sono argomenti e decisioni di competenza del C.d.A.
Ancora meglio avrebbero potuto decidere privatamente le due società coinvolte, con l’accordo della Lega.
Si è creduto che la sola Itas Trentino Volley non avrebbe potuto convincere la Callipo ad accettare un ulteriore rinvio e che, invece, con la votazione dei dodici rappresentanti delle società avrebbero potuto imporlo.
Non si gestiscono in tal modo gli interessi e i rapporti tra Consorziati.
Rispetto alle offese che, in questa riunione, sono state inoltrate alla nostra società nessuno, mi risulta, ha assunto una posizione.
Non sono comunque queste offese (ci hanno definiti delinquenti) a intimidirci e a portarci a subire prepotenze.
Chiedo, pertanto, al presidente Righi di fornirmi le registrazioni della riunione e di prendere posizione in merito a tale linguaggio da taverna, che è evidentemente inaccettabile, oltre ad essere penalmente rilevante.
Al presidente onorario della Lega Volley e presidente dell’ Itas Trentino Volley che trova il mio un “comportamento assolutamente antisportivo, privo di etica e morale e veramente di basso rango” voglio consigliare di guardarsi allo specchio e vedere quanti di questi “apprezzamenti” gli si addicono.
Lo compatisco e vado avanti anche in ricordo di quei C.d.A. in cui mi voleva al suo fianco perché “Pippo” aveva il coraggio di togliergli alcune castagne dal fuoco e aiutarlo a risolvere argomenti spinosi.
Mi auguro che questo periodo di Coronavirus passi presto e si possa ritornare alla serenità e alla normalità.
Pippo Callipo