Pallavolo SuperLega – Stefano Mengozzi: “La classifica è piena di asterischi, non ha molto senso studiarla”

Anche per Ravenna è arrivato il momento di tornare in campo dopo l’ondata di covid-19 che ha frenato la crescita della giovane e combattiva squadra di Marco Bonitta. Stefano Mengozzi, uno dei più esperti della Consar vede così il ritorno sottorete della sua squadra, nell’intervista concessa a Roberto Romin per il Resto del Carlino ed.Ravenna.
FINALMENTE IN CAMPO – “Sì, finalmente riusciamo a tornare in campo. E lo faremo, affrontando una squadra che, per il momento, ha avuto la fortuna, o anche la bravura, di seguire le regole, per cui non ha avuto nessuna positività al Covid. Tutto ciò le ha permesso di allenarsi sempre a pieno organico senza soste. Noi invece abbiamo avuto a che fare questo inciampo… Nonostante tutto siamo tornati ad allenarci col giusto spirito per riprendere la corsa ai nostri obiettivi”.
CONTI CON LO STOP – “Nelle sedute di allenamento, lo spirito è quello della vecchia Consar. Potremmo forse accusare un po’ di ritardo sul versante della preparazione fisica, perché, fare i conti con uno stop forzato di oltre un mese dall’ultima partita ufficiale, poi te lo porti dietro nelle prime uscite. Per qualcuno di noi poi, lo stop totale, senza attività, è stato anche di 10 giorni”.
CHE PIACENZA? – “Ci aspettiamo una Piacenza come quella affrontata alla prima giornata di campionato, con Bernardi in panchina. Del resto, è una società che ha investito molto e che punta tanto sulla stagione in corso. Quello delle ambizioni di Piacenza è un aspetto che non si può nascondere, perciò ci troveremo di fronte un avversario motivato che deve fare risultato e che vorrà portare a casa i 3 punti, puntando forte anche sul centrale Mousavi e sul palleggiatore Baranowicz. Piacenza è una squadra tosta; dovremo essere bravi noi a metterli in difficoltà, cercando di cogliere l’opportunità nel momento in cui si manifesterà”.
ASTERISCHI IN CLASSIFICA – “La classifica è piena di asterischi, quindi non ha molto senso mettersi lì a studiarla, né ha molto senso fare troppi calcoli. Affrontiamo un avversario alla volta. Adesso c’è Piacenza. Concentriamoci su di loro, senza guardare tanto alla classifica, ai punti e al calendario. Alla classifica ci guarderemo, magari, a marzo, o al massimo a fine febbraio”