Dopo la pubblicazione sul sito del CONI dell’elenco degli eventi e competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale (qui il dettaglio: https://www.coni.it/it/speciale-covid-19/eventi-e-competizioni-di-livello-agonistico-e-riconosciuti-di-preminente-interesse-nazionale.html) la Fipav a firma del presidente Pietro Bruno Cattaneo, ha provveduto in data odierna a inviare altre due lettere. Una è indirizzata al Presidente del CONI Giovanni Malagò, l’altra al Capo Dipartimento dello sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Giuseppe Pierro.
Questo il testo della lettera inviata al n.1 del Coni Giovanni Malagò, con cui la Fipav ha preso una posizione chiara e decisa sulla situazione:
La Fipav chiede un sollecito chiarimento al Coni su cosa si intende come attività “di preminente interesse nazionale”
Carissimo Presidente, Carissimo Giovanni, non avendo ricevuto riscontro alla mia nota del 7 dicembre u.s., e avendo appreso attraverso il sito del CONI nella pagina dedicata agli “Eventi e competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale”, che insieme alle Federazioni Nazionali e Discipline Associate, che nella maggior parte dei casi si sono attenute scrupolosamente alle disposizioni di legge previste in materia di contenimento del contagio da COVD-19, limitandosi a qualificare “di preminente interesse nazionale” solamente quelle attività che a nostro parere rispondevano a questo criterio, sono state pubblicate le indicazioni degli Enti di Promozione Sportiva, che con grande “disinvoltura” hanno conferito tale titolo ad attività prettamente promozionali ed amatoriali. Siamo, Caro Presidente, quindi, al paradosso più totale, in cui i Campionati Federali che assegnano i titoli di Campione d’Italia, Regionale e Territoriale, assoluti e giovanili, si trovano oggi fermi per il grande senso di responsabilità –percepito talvolta come “tradimento” dai propri movimenti di riferimento –di grandi Federazioni Nazionali, tra cui la FIPAV che mi onoro di presiedere e rappresentare, mentre attività prettamente amatoriale e promozionale, di cui non si nega l’importanza da un punto di vista sociale, vengono inglobate in generici concetti di “agonismo” e “carattere NAZIONALE”, allegando calendari generici e non dettagliati, potendo di fatto svolgere tutte le attività siano esse di allenamento che di gara. Tale situazione non è più accettabile sia da un punto di vista del rischio per la salute pubblica, valore che l’ultimo DPCM sembrava voler preservare richiedendo a tutti un atto di responsabilità volto ad evitare l’incremento della curva pandemica e la eventuale “terza ondata” nei primi mesi del 2021, sia dal punto divista del danno per tutto il movimento pallavolistico, che chiede e a cui devo e dobbiamo insieme al Consiglio Federale dare delle spiegazioni. Ed è per questo che sono costretto a comunicarti che la dove non giunga in tempi brevi da questa mia nota una risposta di chiarimento volta a definire in modo dettagliato l’interpretazione da dare al DPCM 3 dicembre 2020 per la parte relativa alle “attività di preminente interesse nazionale”, con l’inizio della prossima settimana adegueremo anche la posizione della Federazione Italiana Pallavolo a quella degli altri enti, tornando a considerare anche le attività definite dal nostro regolamento gare (art. 1) di interesse nazionale come “di preminente interesse nazionale” con la conseguente possibilità di svolgimento degli allenamenti e la riprogrammazione dei calendari dei campionati. Ti confermo infine che con il Consiglio Federale intendiamo attivare in tutte le sedi opportune azioni volte a difendere gli interessi delle società affiliate alla FIPAV. Un caro saluto”.