Ivan Zaytsev domani ritrova la “sua” Modena la città che ha scelto come casa per la sua famiglia, anche se le vicende economiche dell’ultima estate lo hanno portato a giocare nella lontana Kemerovo. Intervistato da Alessandro Trebbi sul Resto del Carlino ed.Modena, il capitano degli Azzurri ha parlato del presente e del futuro spingendosi sino a Tokyo, che oggi più che mai sembra il sogno del futuro per la pallavolo e per tutto lo sport.
IL SILENZIO DI MODENA – “Ho sentito Giani e i giocatori, ma non ho sentito nessuno della società in questi mesi… Il futuro? L’unica cosa certa sono i miei due anni ancora di contratto con Modena”.
UOMO MERCATO – “Negli ultimi anni è sempre stato così. Immagino che a breve anche attorno al mio nome succederà qualcosa e ci saranno tanti aspetti da considerare”.
CAMBIO DI RUOLO – “Beh, non escludo nemmeno di tornare a cambiare ruolo. Sono un opposto, ma non mi stupirei più di nulla riguardo a ciò che mi attende nel futuro… Dipenderà dal progetto tecnico, senz’altro: se dovesse arrivare una squadra anche in cima all’Everest o al K2, che però vuole vincere tutto ci penserei eccome, uscendo anche dalla mia comfort zone”.
IPOTESI MODENA – “Non ho sentito la società (Modena ndr), non so quali idee e progetti ci siano in campo… A febbraio probabilmente arriverò a Modena sapendo già quale sarà il mio destino”
IN RUSSIA – “È certamente una stagione particolare, ma davvero ho trovato un club con tutti i comfort, una società seria e professionale. A Kemerovo ho il mio piccolo appartamento, trovo la passata di pomodoro e la pasta italiana alla Metro. Mentre in questo periodo siamo di stanza a San Pietroburgo da quaranta giorni, per disputare le nostre partite contro le russe europee”.
CONDIZIONI FISICHE – “II fisico ancora mi assiste, ho recuperato bene dal problema alla caviglia. Dopo i primi due mesi di campionato, sono in forma”.
LA FAMIGLIA – “MI manca moltissimo. Provo a guardare i lati positivi: dal punto di vista sportivo questa è la soluzione perfetta nell’anno olimpico, una sorta di ritiro costante”.
CHAMPIONS CONTRO MODENA – “L’aspetto emotivo la farà da padrone, sarà una partita complicata per me, mi conosco. Dall’altra parte mi farà piacere riabbracciare tanti amici e il ‘Giangio’. Mi sentirò anche più italiano: nella mia squadra l’unico che ogni tanto prova a parlare italiano è Krsmanovic (ex Piacenza, ndr), ma non gli riesce molto bene. Aver visto Modena in difficoltà mi ha fatto un effetto strano. È una squadra da sempre abituata a lottare in alto. Sento spesso i ragazzi, sono sicuro che stanno facendo di tutto per riemergere e sono sicuro che in primavera vedremo tutta un’altra Leo Shoes”.
OLIMPIADI – “Podio per noi e per la femminile? “Firmo subito, direi che suona bene… Il problema è che non mi piacciono i gironi. A Rio era avevamo un girone di ferro, passato quello ci è toccato un quarto di finale più morbido. A Tokyo sembra l’inverso”.